Guido Scorza Componente del Garante per la protezione dei dati personali.Avvocato, giornalista e professore a contratto di diritto delle nuove tecnologie e privacy, attualmente componente del Collegio del Garante per la protezione dei dati personali, già avvocato cassazionista nonché socio fondatore dello Studio Legale E-Lex commenta l’AI ACT.

“L’Europa è, da oggi, prima al mondo in fatto di regolamentazione dell’intelligenza artificiale.
È, indiscutibilmente, una buona notizia.
Guai, però, a sedersi sugli allori perché quella del governo dell’intelligenza artificiale non è una gara di velocità nella quale vince chi arriva primo, ma una questione di bilanciamento e equilibrio nella quale ciò che conta è garantire alle persone il diritto a non dover scegliere tra innovazione, diritti e libertà. O ancora meglio, fare in modo che l’innovazione possa produrre un’amplificazione dei diritti e delle libertà per il maggior numero possibile di persone.
E, sotto questo profilo, solo l’applicazione effettiva e concreta  del regolamento potrà dirci se la strada è quella giusta, e se il Regolamento oltre ad essere arrivato prima di altre regolamentazioni in giro per il mondo contiene  quanto abbiamo bisogno per governare il più rivoluzionario dei fenomeni tecnologici con i quali l’umanità si è sin qui trovata a confrontarsi.
Io credo che dobbiamo imparare a guardare al nuovo Regolamento più come una scatola metodologica, che come una disciplina esaustiva di settore e inserire al suo interno tutte le regole, a cominciare da quelle sulla protezione dei dati personali e sul diritto d’autore che governano, più da vicino, e, in maniera più dettagliata, gli ambiti della società sui quali l’intelligenza artificiale produrrà gli impatti più forti.
Ma oggi è il giorno dei complimenti alle Istituzioni europee per il risultato raggiunto.
Da domani, avremo tempo, per ragionare su come massimizzarlo”.
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Guido Scorza
Avvocato, Dottore di Ricerca in Informatica Giuridica e Diritto delle nuove Tecnologie, è docente presso il Master di Diritto delle Nuove Tecnologie della facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bologna, presso il Master in Sicurezza dei sistemi e delle reti informatiche dell’Università La Sapienza di Roma, presso la Scuola Ufficiali dell’Arma dei Carabinieri, presso il Corso di Laurea in tecnologie informatiche dell’Università "La Sapienza" nonché presso la European School of Economics. È membro del Consiglio Scientifico e del Consiglio dei Docenti del Master di Diritto delle Nuove Tecnologie dell’Università degli Studi di Bologna. Tiene lezioni e seminari in numerosi corsi di specializzazione, di laurea e master presso i quali cura prevalentemente l’insegnamento delle materie connesse alla tutela giuridica del software, alla proprietà intellettuale nella società dell’informazione, ai contratti ad oggetto informatico nonché al diritto della concorrenza e dei consumatori in internet. Collabora con numerosi periodici, quotidiani e riviste, tra cui L’Espresso, wired.it, Punto Informatico, PC Magazine, Win Magazine, Office Magazine e il Corriere giuridico. Ha fondato e presiede l’Istituto per le Politiche dell’Innovazione. Ha fondato lo studio Scorza, Riccio & Partners ed è membro di E-Lex, network di studi legali. È autore di numerose pubblicazioni in materia di informatica giuridica e diritto dell’informatica.