Passato, presente e futuro della comunicazione sono stati gli argomenti discussi in sede Sipra nel Convegno organizzato dall’Osservatorio TuttiMedia “Comunicazione senza confini? Segnali deboli per un futuro possibile”.

Dall’analisi strategica di Marco Vecchia alle puntuali osservazioni di Giovanna Maggioni e di Gian Paolo Balboni, fino alle visioni di Edoardo Fleischner e Derrick de Kerckhove, i partecipanti hanno esplorato le nuove modalità della comunicazione editoriale e pubblicitaria.

Non si tratta soltanto di aggiornamento tecnologico ma anche e soprattutto dell’approfondimento dei comportamenti sociali che oggi si avvalgono di una molteplicità di devices per le relazioni interpersonali. In uno scenario civile nel quale vengono messi in discussione ogni giorno valori e criteri di misurazione, come hanno detto Francesco Passerini e Paolo Lutteri, le opportunità dell’informazione e della comunicazione pubblicitaria si innestano in una creatività multimediale affidata ad una larga platea di autori.

L’Osservatorio TuttiMedia persegue lo studio del mondo della comunicazione, mettendo in evidenza sia gli appeal delle posizioni leader, sia i segnali deboli che oggi potrebbero indicare il futuro possibile della nostra organizzazione sociale.

In breve ecco la cronaca degli interventi, moderati eccezionalmente da Giovanni Caprara del Corriere della Sera e Presidente dell’Unione Giornalisti Italiani Scientifici (UGIS).  

Francesco Passerini, Presidente OTM ha introdotto la conversazione evidenziando che tutte le trasformazioni sono precedute da deboli segnali e che quindi è necessario cercare di comprenderli prima che le conseguenze del cambiamento diventino catastrofiche.

Paolo Lutteri, Sipra, ha segnalato che è indispensabile porgere un’offerta multimediale alle esigenze di comunicazione pubblicitaria.

Marco Vecchia, Università di Milano, ha ripercorso le tappe della storia della comunicazione delineando i grandi cambiamenti del passato e le modalità che hanno progressivamente portato a modifiche strutturali nella comunicazione, anche pubblicitaria: dall’abbattimento del muro tra la cultura accademica e la pratica pubblicitaria al più recente abbattimento della barriera tra messaggio e destinatario, resa possibile da Pc e Web.

Giovanna Maggioni, UPA, ha sottolineato come i rapidissimi cambiamenti nella tecnologia costringano le aziende a percorrere strade di comunicazione in continuo cambiamento in uno scenario nel quale i confini si ridisegnano incessantemente ed il dialogo con il consumatore si fa sempre più diretto.

Gian Paolo Balboni, Telecom Lab, ha ricordato come nel mondo moderno anche gli oggetti tecnologici parlino da soli: dalle carte di credito alle telecamere interattive.

Edoardo Fleischner, Università di Milano, ha insistito sulla crossmedialità come elemento fondamentale per la democrazia, auspicando che cadano i confini murati all’interno delle aziende che pur si autodefiniscono innovative.

Derrick de Kerckhove, Università di Toronto e direttore scientifico di Media Duemila, ha annunciato la prossima conferenza celebrativa dei 100 anni dalla nascita di Marshall McLuhan (di cui è stato allievo) per il prossimo 31 maggio all’Università Sapienza di Roma, coinvolgendo nel convegno via skype i ricercatori Philippe Cahen (“i segnali deboli sono fondamentali”) e Norman Doidge (specialista dei rapporti neuroplastici tra cervello e computer). De Kerckhove si è soffermato poi sulle tecniche di intelligenza connettiva e su alcuni aforismi del suo maestro validi ancora oggi.

Ne è seguito un vivace dibattito con il pubblico sulle possibilità di predizione del futuro in uno scenario di sviluppo molto tumultuoso della tecnologia, dell’uso dei media e dei rivolgimenti sociali, con esplicito riferimento a quanto sta avvenendo in questo momento nel Nord Africa.

È stato un pomeriggio di conversazioni dai contenuti preziosi e stimolanti per professionisti della cultura elettronica e della comunicazione.

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