I vecchi napoletani (e forse anche gli altri) quando ero adolescente ripetevano questo ritornello: il mondo gira al contrario (più o meno “s’è arrevotato o munn” in napoletano). In questi giorni ricordando qualche concreta critica ad Internet del nostro fondatore Giovanni Giovannini che ripeteva continuamente: “I giornalisti con Internet credono che le notizie arrivino direttamente sulla loro scrivania, non è così il vero giornalista le notizie le va a cercare, le descrive dopo averle vissute e cioè dopo averne fatto esperienza propria”. Ebbene ieri gli impiegati erano sinonimo di persone che facevano un lavoro sedentario da scrivania e con orari ben precisi. Oggi i giornalisti sempre più spesso siedono dietro le scrivanie e ricevono notizie dalla gente, quella gente che prima era seduta a leggere ciò che il giornale proponeva. Dunque gli utenti sono diventati attivi (citizen journalism) ed i giornalisti un po’ meno attivi? Questo il problema?
I giornali si allontanano dalla gente? Perché? Credo che una riflessione su quanto le notizie riportate nelle prime 5 pagine dei giornali interessino alla gente comune servirebbe. Io stessa trovo che troppa cronaca di palazzo non interessi ad una percentuale significativa di persone e soprattutto non aiuta i giovani ad avvicinarsi a questo prodotto giornale a cui loro non sono più abituati per ragioni ancora molto, troppo oscure.