di GIORGIO FONTANA –
La normativa sulla privacy, in discussione nelle commissioni europee in questi mesi, sarà un svolta epocale in materia di diritti a tutela della persona in tutto il territorio europeo e interesserà il mercato globale di prodotti e servizi.
A Tornino il 27 Febbraio Sistemi Torino, azienda di sviluppo software e servizi aziendali, ha organizzato un workshop dedicato alla materia con la partecipazione di due tra i maggiori esperti del settore della consulenza legale in ambito informatico, Paolo Balboni e Luca Bolognini di ICT legal consulting.
Dai lavori, durati l’intera giornata, sono emersi gli aspetti più innovativi, rispetto alle attuali legislazioni, e le logiche che impatteranno negli anni futuri su aziende, consumatori e professionalità.
Il regolamento europeo, innanzitutto, sarà tale e non più una direttiva alla quale i singoli paesi potevano attenersi nel legiferare in modo autonomo, dalla sua entrata in vigore, e con un anno di tempo per adeguarvisi, tutti i paesi della UE avranno una legislazione omogenea con notevole vantaggio per chi produce e vende oltre i confini nazionali, in ambito europeo non saranno più costretti a localizzare decine di norme.
Per gli stessi utenti sarà semplificata la giurisprudenza e sarà più chiaro, chi è il soggetto interessato ai dati, di marketing ad esempio, il titolare dei dati, che diventa l’effettivo responsabile dell’uso che viene fatto dei dati personali.
L’altra novità strategica sarà la nuova figura professionale del data protection officer ,un ruolo aziendale con competenze informatiche e giuridiche di alto profilo a cui sarà data la responsabilità di organizzare la gestione della privacy con protocolli riconducibili ai concetti privacy impact assessment.
Le novità più tecniche saranno, in estrema sintesi:
la privacy by design con cui le aziende dovranno tenere conto della normativa già in fase di progettazione dei prodotti.
Data portability con cui gli utenti avranno riconosciuto il diritto di ereditare i propri dati da una piattaforma ad un altra senza ingerenze vessatorie, come succede oggi.
Regolamentazione dei cookies che saranno permessi solo se viene implicitamente dimostrata la loro necessità per gli scopi del prodotto.
Consenso specifico e consapevole, da attuare con i criteri di data protection by design e by default, in modo tale da tutelare anche il consumatore più distratto ed il particolar modo i meno preparati tecnicamente.
Le nuove norme avranno ampie ricadute nel marketing e nelle relazioni di mercato.
Spingeranno le aziende a progettare basi dati più pulite e sostenibili, ricche di dati sensibili tutelati. I minori saranno tutelati senza ambiguità e si creerà per osmosi una maggiore cultura dei dati e della propria identità di consumatore. Le aziende che raccoglieranno i dati degli utenti in modo virtuoso saranno avvantaggiate nel mercato della profilazione e del marketing diretto. I cosiddetti Big Data probabilmente subiranno un ridimensionamento strategico, perché la massa indistinta di dati provenienti da sorgenti le più variegate, ben difficilmente potrebbero venire considerati come organici ad un uso definito e trasparente.
Le aziende che gestiscono o usano i dati personali saranno costrette a rivedere i concetti cardine in materia e questo andrà, sicuramente, a vantaggio di un marketing più orientato alla trasparenza ed ai diritti del consumo.
Giorgio Fontana
media2000@tin.it