AI Act: l’Europa mette il turbo e approva a larga maggioranza il Regolamento Europeo sull’intelligenza Artificiale.
“La puntualità dell’approvazione va senz’altro sottolineata – afferma Franco Siddi Presidente Osservatorio TuttiMedia – la regolamentazione può evitare i rischi di manipolazioni nel campo dell’informazione. L’
L’intervento umano per Siddi è garanzia di autenticità, trasparenza, assicura i diritti di coloro che realizzano contenuti, immagini, video, e di chi ne usufruisce: “Penso ai lettori, ai cittadini, agli spettatori – precisa – che devono essere messi in condizione di sapere chi ha prodotto il contenuto. E poi ci sono i diritti degli autori, degli scrittori, degli editori, dell’industria culturale nel suo complesso. L’approvazione dell’AI Act europeo apre la strada della trasparenza massima possibile, in un tempo in cui gli algoritmi e l’innovazione, in genere, affascinano, ma non per questo bisogna cedere al dominio dei pochi”.
Siddi puntualizza anche che “la tecnologia evolve rapidamente e l’addestramento è già fatto con i big data e le tecniche di web scraping adottate fino ad oggi”.
Infine Siddi dice che “siamo solo in una fase dell’evoluzione e l’AI Act europeo è un tentativo che, probabilmente, da solo non è sufficiente, perché i grandi player sono fuori del vecchio continente. Il tema del fake, della remunerazione delle imprese sul lavoro della creatività dovranno essere centrali nei passaggi successivi. Occorrerà, dunque, sviluppare politiche globali di consapevolezza. Intanto l’Italia sta cercando di trovare la sua strada tanto che tra i temi centrali del G7, che presiede, ha posto la gestione dell’AI quale priorità”.