Sotto l’ombrello a Tokyo. Frammenti di vita giapponese, di Maria Teresa Orsi e Fabio
Sebastiano Tana, Piccola Biblioteca Einaudi, pp 400, € 26.
Raffinato nei contenuti e molto curato nella forma, il saggio, il secondo dei due autori – anche il primo era dedicato al Giappone –, è un viaggio senza meta, ma con innumerevoli fermate, durante il quale c’è tempo e voglia di descrivere luoghi, avvenimenti storici, personaggi reali e immaginari.
Il libro è stato presentato alla Sapienza martedì 30 maggio, nella Sala Coreana della Biblioteca dell’Istituto di Studi Orientali, nell’Edificio Marco Polo. L’incontro è stato introdotto e moderato dalla professoressa Matilde Mastrangelo, presenti decine di docenti e di studenti.
Maria Teresa Orsi, professore emerito di Letteratura giapponese alla Sapienza, ha curato
l’edizione di testi giapponesi classici e moderni, tra cui Mishima. Romanzi e racconti
(Mondadori). Per Einaudi ha pubblicato Fiabe giapponesi, Genji monogatari e, con Alessandro Clementi degli Albizzi, Poeti Giapponesi. È socio nazionale dell’Accademia dei Lincei e membro dell’Accademia Ambrosiana.
Fabio Sebastiano Tana, giornalista professionista, esperto di relazioni internazionali, ha fatto parte dell’ufficio studi dell’ISPI e, per oltre venti anni, della redazione Esteri dell’ANSA,
successivamente ha collaborato con l’Aspen Institute Italia e con il mensile Meridiani. Nel 2021, insieme a Maria Teresa Orsi, ha pubblicato per Einaudi La neve di Yuzawa.
In Sotto l’ombrello a Tokyo, gli autori, in un continuo rincorrersi tra reminiscenze letterarie e percezioni cariche di soggettività, attraversano quello che definiscono “il loro Giappone”: non un quadro di insieme basato puramente su analisi distaccate e razionali, ma una sequenza di ‘frammenti di vita’ che prendono spunto sia da oggetti quotidiani su cui è raro si soffermi l’attenzione, sia dalle icone della specifica realtà nipponica.
Il costante dialogo con scrittori e poeti giapponesi di ogni epoca va a costituire il collante tra gli uni e gli altri frammenti, approfondendone il significato o mostrandone aspetti insoliti, imprevedibili, talvolta perfino al di là del comune sentire.
Cosí da un lato ecco comparire ombrelli e libri usati, telenovele, biciclette e treni, dai piú lenti e sferraglianti ai più veloci e silenziosi; dall’altro il mito di Butterfly, andando oltre Puccini e la sua musica, la sovrumana potenza delle montagne sacre, col Fuji in primo piano, le volpi e i gatti rivisitati dal folklore e dalle nuove tendenze, perfino Dante Alighieri riletto tanto dai più raffinati letterati quanto dagli autori di manga.