di LUCA DE BERARDINIS.

Citizen Journalism, definizione inglese, che potremmo tradurre come “giornalismo partecipativo”. Anche se non è una traduzione letterale, esattamente come Spot Us Italia non è un clone o un affiliato del sito americano da cui ha preso il nome. Il progetto italiano ha diversi obiettivi e in cima a questi c’è sicuramente il tentativo di creare un nuovo modo di fare giornalismo che veda come protagonisti non solo i reporter ma anche i cittadini, le associazioni, i media locali.

In pratica il sito di Spot Us serve come “trampolino” attraverso il quale giovani, ma non solo, giornalisti possono proporre inchieste che difficilmente vedrebbero pubblicate altrove. Questo perché un altro degli obiettivi di Spot Us è quello di creare del giornalismo di qualità che vada dentro le notizie e racconti la complessa realtà che ci circonda.

Il meccanismo su cui si basa il funzionamento di Spot Us è semplice: un reporter propone una inchiesta, descrivendo anche come intende realizzarla, lui stesso si registra e inserisce il suo “curriculum multimediale”, così che i lettori/finanziatori possano anche capire il livello di professionalità di quest’ultimo attraverso la lettura dei suoi precedenti lavori, stabilendo un prezzo che serve a coprire le spese per la realizzazione. Ma il meccanismo non è “unidirezionale”: infatti possono essere i cittadini stessi, o le associazioni, a proporre le inchieste e i reporter possono “adottarle”. A questo punto cittadini, associazioni o testate giornalistiche, promettono un contributo. Una volta raggiunto il tetto si verifica quanti dalla promessa passano al finanziamento reale e l’inchiesta parte. Durante tutta la sua realizzazione il reporter viene seguito, “spronato” e aiutato dai redattori di Spot Us.

Quello che possiamo notare, da quando il progetto è partito, è l’entusiasmo di molti giovani giornalisti, che rappresenta un dato estremamente positivo e non scontato, anche se questa idea nuova di giornalismo ancora fa fatica ad entrare nelle “abitudini” dei lettori. Quello che Spot Us vorrebbe far capire ai cittadini è che loro possono diventare gli “editori” o anche i “realizzatori”, insieme ai reporter, di ciò che vogliono leggere, di ciò che gli interessa davvero e per i giornalisti può diventare un luogo di confronto e di stimolo. Sono già diverse le associazioni che hanno proposto delle partnership: Youth Press Italia, l’Agi (Agenzia giornalistica investigativa), ed altre se ne stanno aggiungendo. Qualità, partecipazione e scelta, questo Spot Us spera di diventare nel panorama informativo italiano.

Luca de Berardinis – Spot Us Italia

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