La Giornata dell’Europa, che si svolge ogni anno il 9 maggio, celebra la pace e l’unità in Europa. La data segna l’anniversario della storica dichiarazione in cui l’allora ministro degli Esteri francese Robert Schuman espose l’idea di una nuova forma di collaborazione politica in Europa, che avrebbe reso impensabile la guerra tra le nazioni europee. La proposta di Schuman è considerata l’atto di nascita di quella che oggi è l’Unione europea.

La sua ambizione era creare un’istituzione europea che avrebbe messo in comune e gestito la produzione del carbone e dell’acciaio. Il trattato che dava vita ad una simile istituzione, la CECA, fu firmato appena un anno dopo, nel 1951. La proposta di Schuman è considerata l’atto di nascita dell’Unione europea.

Annualmente le Istituzioni europee celebrano questa data del 9 maggio – festa dell’Europa – e, agli inizi di maggio le istituzioni dell’UE aprono al grande pubblico le porte delle loro sedi di Bruxelles e Strasburgo. Gli uffici locali dell’UE in Europa e nel resto del mondo organizzano serie di attività ed eventi per un pubblico di tutte le età.

La giornata del 9 maggio organizzata dagli Stati Generali delle donne si è svolta presso la Biblioteca di Villa Gaia, Comune di Rea, Oltrepo Pavese, e on line dal titolo: “Donne d’Europa. Radici femminili per l’Europa che verrà”, per sottolineare il contributo alla costituzione dell’Europa, alla sua evoluzione e alla promozione di diritti e pari opportunità per le donne da parte di molte “donne” d’Europa, il cui ruolo è stato e sarà fondamentale a vantaggio di tutti e di tutte, donne, uomini, bambine e bambini.

Le donne sono per definizione generatrici di pace e di buone relazioni

In un libro di grande rilevanza di Q. Wright, A study of war, 1942 si legge che “mai due democrazie si sono fatte la guerra”. E’ proprio così, come la storia ci conferma. Se si vuole veramente la pace, quanto occorre fare è di operare per estendere ovunque la cultura e la prassi del principio democratico. Continua il nostro impegno comune verso la pace.
Insieme dobbiamo definire le idee e le politiche per cambiare, a partire dalla necessità di prendersi concretamente e finalmente cura delle persone, dei loro diritti e dei loro bisogni e della Madre Terra che ci ospita, per andare oltre la continua emergenza e per ricostruire con fiducia una  speranza di futuro e di presente.

Stiamo vivendo un tempo “senza illusioni” ma abbiamo imparato a lasciare spazio all’intuizione, alla speranza, alla nostra capacità di rigenerare il mondo che ci circonda, il mondo che ci ha accolto, il mondo che oggi stiamo vivendo e che consegneremo al futuro.

Il futuro è di chi lo fa!

Continua per il 2023 l’impegno degli Stati Generali delle Donne per consolidare nuove pratiche politiche e di governo con Il Patto per le donne nelle Regioni , per informare, per fare formazione sui territori con Le Città delle donne per donne che intendono impegnarsi nel mondo del lavoro in posizione decisionale e che assumono la responsabilità di creare reti e connessioni sociali, culturali, economiche. 
Il percorso formativo che si svolgerà da gennaio a novembre sono un’iniziativa diffusa e territoriale, con l’obiettivo di stimolare la conoscenza delle opportunità, indispensabile per vivere la transizione in atto che il PNRR ci sta offrendo.

L’associazione ha presentato presentato il pamphlet “Donne d’Europa. Radici femminili per l’Europa che verrà” un progetto editoriale per far conoscere, soprattutto nelle scuole, le vite, il pensiero politico e i progetti di donne spesso invisibili e sicuramente non presenti nei libri scolastici, ed è il risultato di una iniziativa collettiva con il Movimento europeo.

Le “ Madri dell’Europa” hanno avuto a lungo un ruolo di secondo piano nella storia e nella politica e riflettere su questo fatto aiuta a mettere in prospettiva l’evoluzione della condizione femminile nella nostra società e gli aspetti su cui è possibile agire per ampliare la nostra capacità di comprendere il mondo ridisegnato con lo sguardo delle donne.

Ma iniziamo con un ricordo di David Sassoli, membro del Parlamento europeo per tre legislature, dal 2009 al 2022, Presidente dal luglio del 2019 al gennaio del 2022, profondo europeista ispirato da una cultura politica intrisa di valori universalistici, dei quali era dato costitutivo lo sforzo di rinnovare e ampliare i principi democratici declinandoli sul piano europeo. L’Osservatorio TuttiMedia ha anche dedicato a lui il progetto NewsMedia4Good.

Durante la giornata sono stati accolti i bambini e le bambine della Scuola materna con il Sindaco di Rea Claudio Segni e la Dirigente Scolastica Chiara Montanari con il saluto di Maria Concetta Cassata, Presidente del CUG del Ministero della Cultura.

Ai bambini e alle insegnanti è stato consegnato materiale di documentazione sull’Europa e tre piantine di Farnia del progetto Life da piantumare all’asilo e in paese.

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