Il progresso tecnologico raggiunge ormai ogni aspetto della nostra società e le strade su cui percorriamo tanti chilometri ogni giorno non fanno eccezione: è di questi giorni, infatti, il via alla sperimentazione a Milano di un nuovo super asfalto, così definito perché arricchito del Gipave, un supermodificante appunto, a base di grafene, che, mescolato al bitume tradizionale, consentirà di aumentare la durata della pavimentazione stradale del 250 per cento.
A svilupparlo e brevettarlo è stata Iterchimica, azienda italiana leader mondiale nel campo degli additivi per asfalto, che ha sfruttato il finanziamento da 6 milioni di euro di un bando di Regione Lombardia (POR FESR 2014-2020) per innovazione e competitività, come spiega l’amministratore delegato di Iterchimica, Federica Giannattasio: “Quattro anni fa, usufruendo di un bando di Regione Lombardia, abbiamo iniziato a studiare e a progettare nei nostri laboratori un additivo al grafene e a testarne gli effetti sugli asfalti con risultati impressionanti in termini di durata e aumento della vita utile della pavimentazione. Insieme a Città metropolitana di Milano, possiamo continuare i test su strada per raccogliere ulteriori dati con un progetto che rispetta tutti i requisiti previsti nei capitolati d’appalto vigenti in Italia”.
l progetto per la realizzazione dell’additivo al grafene Gipave è stato sviluppato in collaborazione con G.Eco (Gruppo A2A), Università degli Studi di Milano Bicocca e Directa Plus, azienda italiana tra i maggiori fornitori al mondo di materiali a base grafenica: il nuovo asfalto presenta caratteristiche innovative, come il fatto di essere ecocompatibile e 100% riciclabile (che lo classifica come pavimentazione green), e di essere altamente resistente all’usura e alle escursioni termiche, permettendo di allungare la vita della pavimentazione addirittura fino a 2,5 volte rispetto a una priva di additivo al grafene, a fronte di un incremento dei costi contenuto tra il 10 e il 15 per cento.
I tratti di strada oggetto della sperimentazione con il supermodificante Gipave, sono i circa 500 metri sulla SP35 Milano-Meda dal km 133+300 al 132+850 in direzione Milano e, all’inizio ottobre, i 600 metri sulla SP40 Lacchiarella dal km 3+850 al km 4+900.
Incaricato di testare le prove condotte sul campo è un laboratorio indipendente certificato, che seguirà sia la fase di posa in opera dell’asfalto, sia l’analisi successiva, relativa alla risposta della pavimentazione a specifici test, come quelli volti a misurare resistenza ed elasticità del materiale.
Particolarmente soddisfatta del progetto Gipave è Arianna Censi, vicesindaca della Città metropolitana di Milano, che sottolinea come questo sia uno dei molti e importanti processi innovativi in corso: “Connessione e sperimentazione per noi sono le parole chiave. Lo sviluppo economico e sociale di una comunità e la competitività di un territorio oggi passano dalla capacità di mettere in connessione in maniera rapida, efficace e diffusa persone, idee, imprese e saperi. Dopo il 5G e i sensori speciali su alcuni ponti, è ora la volta di provare i materiali più innovativi che abbiamo sul mercato per rinnovare le strade, utilizzando il grafene, un tipo speciale di additivo al normale asfalto”.