Progettare per un’innovazione consapevole significa porsi delle domande sul futuro che si vuole costruire. Da questo impegno nasce l’Ethical Compass, la Bussola Etica di Tangible (https://tangible.is), società di design digitale, da 18 anni sul mercato orientata ad accompagnare le aziende nel fare innovazione dei propri prodotti e servizi digitali, con un processo di lavoro che mette a fattor comune business persone e tecnologie. L’approccio usato è rivolto a generare impatto positivo per tutte le parti in gioco, società e ambiente inclusi.

Tangible si è interrogata su come offrire un’architettura del progetto etica e qui entra in gioco la bussola: uno strumento pratico e che aiuta a orientare le decisioni provando ad immaginare l’impatto che avranno nel futuro.

 Come nasce l’Ethical Compass

Dopo mesi di studi e di ricerche Tangible ha definito un modello per esplorare insieme i futuri possibili: la bussola serve per non perdere la prospettiva di lungo periodo.

 “Come designer spesso navighiamo attraverso mari di incertezza e complessità  – . asserisce Nicolò VolpatoCEO di Tangible – In questo contesto, le decisioni di progettazione potrebbero avere un impatto sulle persone e la società. Ci siamo chiesti cosa possiamo fare per condurre conversazioni all’interno del nostro team e con i nostri clienti su tali implicazioni, in modo che tutti siamo consapevoli delle minacce o dei punti ciechi che potrebbero avere un impatto sui nostri progetti. Come facciamo a vedere le cause nel presente? Come possiamo definire una bussola etica che guidi le decisioni durante il progetto?

 I 5 punti cardinali della Bussola Etica

L’Ethical Compass riguarda principalmente 5 macro-aree da esplorare rispondendo a delle domande chiave e immaginando gli impatti futuri delle decisioni progettuali e tecnologiche che prendiamo oggi.

Questo approccio consente a Tangible di innescare conversazioni e ragionamenti, coinvolgendo team di lavoro e clienti, che arricchiscono i progetti e migliorano la lungimiranza delle decisioni.

Tutto parte da questi 5 punti cardinali:

  1. Accessibilità ed ergonomia fisica. Progettare un servizio rimuovendo le barriere d’accesso evitando ripercussioni sulla salute delle persone:
  • Facciamo tutti gli sforzi necessari per rendere il prodotto accessibile?
  • I nostri utenti sono esposti a pericoli fisici e/o emotivi a causa dell’utilizzo del nostro prodotto?
  1. Sicurezza. Il progetto deve rispettare la privacy dell’utente con la richiesta solo dei dati strettamente necessari. Le domande chiave:
  • Gli utenti hanno il controllo sui propri dati?
  • La profilazione che facciamo è nell’interesse degli utenti?
  1. Inclusione. Il progetto viene sviluppato nel rispetto dell’identità dell’utente. Le domande che Tangible si pone sono:
  • Stiamo prendendo in esame prospettive diverse e utenti diversi?
  • Stiamo involontariamente replicando stereotipi sociali ed escludendo qualcuno?
  1. Fiducia. La trasparenza delle informazioni è importante per essere affidabile. Pertanto, le domande da porsi sono:
  • Utilizziamo dark pattern, tecniche di persuasione o dinamiche che provocano dipendenza?
  • L’utente è al corrente di cosa sta accadendo in relazione alle proprie interazioni?
  1. Autonomia e autodeterminazione. L’utente deve essere in grado di fare le proprie scelte, ed automatismi e algoritmi devono essere a suo supporto, non in sostituzione. Le tre domande per essere etici in questo senso sono:
  • Gli utenti possono agire sulle scelte effettuate in maniera autonoma e trasparente?
  • Usiamo algoritmi e intelligenza artificiale in un modo che può nuocere all’utente?

Il design può essere assolutamente etico – dichiara Ilaria Mauric, Head of Design e partner di Tangible, –  sono sempre di più i clienti che apprezzano l’utilizzo del nostro Ethical Compass nello sviluppo progettuale.  Per esempio, in Coop Alleanza 3.0 e in Reverse, la bussola viene usata costantemente su ogni nuovo progetto. Per questi clienti, uno dei temi più analizzati e progettati grazie alla bussola è senz’altro quello dell’inclusione, perché entrambi interagiscono con i loro utenti proponendo vari tipi di profilazione su cui, grazie alla bussola, stiamo progressivamente eliminando la raccolta di dati non necessari. Un esempio: un form di profilazione chiedeva di dichiarare il tipo di lavoro e, tra le varie opzioni proposte, abbiamo trovato anche “Imprenditore” e “Casalinga” che oggi sono diventati Imprenditore / Imprenditrice” e “Casalingo / casalinga” (con facoltà di non rispondere a questa domanda).”

Cosa fa Tangible

Tangible è una società di design digitale, in termini tecnici di Experience Design e Service Design: guida e supporta le aziende nel progettare e nel coordinare tutti i punti di contatto digitali che hanno verso i propri clienti e utenti. Parliamo di progetti che spaziano dal web, alle app, ai canali e-commerce, alle interfacce digitali nei touchscreen, nei negozi, negli aeroporti, etc.

Tutti questi punti di contatto necessitano di progettazione affinché siano in grado da un lato, di perseguire gli obiettivi e i risultati di business delle aziende, e dall’altro, di offrire servizi ed esperienze semplici alle persone che ne sono utenti. Tangible fa tutto questo guidata dalla consapevolezza dei contesti d’uso sociali ed ambientali, per favorire un’innovazione responsabile e un impatto positivo. Tangible, infatti, è una Società Benefit.

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