Parlare di uno scenario ad oltre dieci anni per il futuro dei media è compito arduo. Ci muoviamo, di certo, nella sfera del digitale e quindi in un universo in continua accelerazione che non prevedo rallenterà il suo ritmo di evoluzione e mutazione nei prossimi anni. Ciononostante i due concetti che credo caratterizzeranno il mondo dei media saranno “real time” e “condivisione”. L’informazione, e più in generale l’intrattenimento, vivranno in un contesto dove la distinzione tra fruitori e produttori di contenuti sarà sempre più labile, dove le comunicazioni avverranno in tempo reale all’interno di una rete di comunicazione che vedrà tutti i suoi attori costantemente presenti. Real Time non significherà solo poter fruire o distribuire un contenuto in “diretta”, ma soprattutto poter essere istantaneamente parte di un evento. Che ci si trovi davanti ad un PC, ad un micro-lettore-portatile di “giornali” o siti web, alla (Net)TV o semplicemente in giro per il mondo, qualsiasi evento che rientri nella nostra sfera d’interesse ci verrà notificato. Potremmo allora decidere se approfondirlo, partecipare, se inviare commenti o più elaborati contributi (foto, video…) che possano arricchire il contenuto, l’informazione che abbiamo ricevuto. Il tutto in un contesto dove qualsiasi azione che si decide di compiere viene istantaneamente notificata a tutta la rete di contatti, di amicizie e conoscenze così da creare in tempo reale una conversazione. In questo scenario, dove avremo bisogno di strumenti e servizi molto più sofisticati ed affidabili di quelli che si intravedono in embrione oggi, il mondo dei media risulta stravolto. Non solo per le modalità tecniche di distribuzione e fruizione, ma soprattutto per la natura di quelli che saranno i contenuti prodotti: frammenti di grande pregio che costituiranno solo il nucleo di un meta contenuto che andrà formandosi e arricchendosi in tempo reale dei contributi di tutti gli attori interessati.