Ringrazio Massimo Sideri per la richiesta di intervento e prima di tutto devo dire che a questo seminario su “Educazione AI e Metaverso: le opportunità della tecnologia per la formazione” ho imparato molto e, con piacere constatato, che il mio maestro McLuhan è ancora apprezzato e ricordato in contesti significativi per l’Italia come il Ministero per il lavoro e le politiche sociali, le parole del direttore Mauro Nori (capo gabinetto Ministero del lavoro e politiche sociali) ne sono testimonianza preziosa.
La scrittura ha segnato un passaggio che vale la pena ricordare e condividere anche con i rappresentanti di Meta: quando l’innovazione è stata rappresentata dalla scrittura, imparare a leggere ha significato interiorizzare il linguaggio come strumento di pensiero. Questo processo ha promosso la creazione delle coscienze: un capitale cognitivo fenomenale che ha permesso lo sviluppo dell’occidente.
Il teatro greco ha fatto comprendere al pubblico l’importanza della scrittura, perché ha portato all’esternalizzazione della scrittura, mentre il romanzo ne ha riproposto l’interiorizzazione.
E allora mi chiedo cosa è il Metaverso?
Il Metaverso è l’esternalizzazione del nostro teatro interiore, dell’immaginario. Noi oggi stiamo esternalizzando tutto: memoria, giudizio, conoscenza, capitale cognitivo con l’Intelligenza Artificiale generativa.
Meta, dunque, arriva con una tecnologia al momento giusto del nuovo cambiamento di paradigma di coscienza e di mente.
Propongo quindi ad Angelo Mazzetti di Meta di seguire insieme questo rovesciamento interno del nostro essere umano verso un esterno tecnologico che porta a disposizione una quantità fenomenale di contenuti, conoscenza interazione e tanto altro. Seguendo il pensiero di McLuhan citato dal direttore Novi: “The medium is the message” allora io dico che il Metaverso è il medium che porta il messaggio.