Basta con la caccia agli esperti per risolvere determinati problemi, una folla sufficientemente eterogenea può giungere a soluzioni migliori e più efficaci. Il testo di Surowiecki rappresenta una vera novità. per la psicologia delle folle. Molti gli esempi di situazioni in cui la folla ha avuto una performance stupefacente. Il primo, quello di Francis Galton che fece scommettere gli spettatori di una fiera del bestiame sul peso che avrebbe avuto un manzo una volta macellato. Galton pensava che la media delle risposte sarebbe stata del tutto sbagliata. In realtà la folla aveva ipotizzato che il peso del bue sarebbe stato di 1197 libbre e dopo essere stato macellato il bue pesava 1198 libbre.
Le condizioni identificate da Surowiecki per ottenere questo tipo di risultati dai grandi gruppi sono una grande diversità ed eterogeneità del gruppo e una decisa indipendenza delle scelte individuali. Il grande nemico, al contrario è il cosiddetto “groupthink”, la ricerca del conformismo e la dissuasione del dissenso.
Le decisioni strategiche che devono prendere le aziende sono di una complessità sbalorditiva. Più potere si attribuisce ad un singolo individuo in una situazione complessa e incerta, più probabile che verranno prese le decisioni sbagliate. Di conseguenza, le aziende hanno tutto l’interesse a considerare il superamento della logica gerarchica una possibile soluzione ai loro problemi. All’interno d un’organizzazione il flusso delle informazioni non dovrebbe essere deciso dall’alto. Le aziende potrebbero sfruttare la saggezza collettiva – per esempio usando i prediction market interni – ogni volta che vogliono fare previsioni per il futuro o valutare le probabilità di una strategia. Per un’azienda i prediction market sono molto utili perché aggirano i problemi che impediscono il flusso delle informazioni, le lotte politiche interne, il servilismo e la confusione tra status e competenza.
Autore.
James Surowiecki (1967) è un giornalista e scrittore statunitense. Fa parte dello staff del The New Yorker, in particolare cura una rubrica di affari e finanza chiamata “The Financial Page”