Pregiudizi di genere e pubblicità: una nuova collaborazione del colosso di Mountain View con Geena Davis fondatrice del Geena Davis Institute on Gender in Media (genere nei media) fa emergere criticità storiche, nuovi pregiudici ma anche voglia di cambiare. L’analisi riguarda oltre 2,7 milioni di YouTube video caricati da inserzionisti tra il 1 ° gennaio 2015 e il 31 marzo 2019. Lo scopo è comprendere cosa guardano gli utenti in 51 mercati diversi e sapere quali figure sono presentate più spesso nei video più visti.
A supporto dell’analisi automatizzata, un team di ricercatori di GDIGM (Geena Davis Institute on Gender in Media) ha condotto ulteriori ricerche, identificando tendenze e rappresentazioni. La buona notizia riguarda l’aumento della quota dei ruoli femminili dei personaggi di spicco, anche se purtoppo gli stereotipi di genere persistono.
Geena Davis, vincitrice del premio Oscar e fondatrice del Geena Davis Institute on Gender in Media presso la Mount Saint Mary’s University dice:”Quindici anni fa, mi sono seduta a guardare la programmazione prescolare con il mio bambino e sono rimasta sbalordita dalla mancanza di personaggi femminili.  I personaggi femminili mancavano nella TV per bambini e nei film per famiglie, in più quando apparivano avevano sempre le stesse caratteristiche legate a  stereotipi di genere  o apprezzate per il loro aspetto. Mi sono sopresa  anche del fatto che nel mondo dei media nessuno notava queste diversità e allora ho deciso di  sostenere il cambiamento. Era il 2004. Da allora, il mio istituto ha condotto ricerche globali sulla rappresentazione di genere in pubblicità, film e televisione. Sono entusiasta di condividere l’ultimo rapporto, che utilizza la tecnologia di Google per misurare la rappresentazione nei contenuti multimediali. Il risultato è il più grande studio globale di contenuti pubblicitari dei nostri tempi, che spero possa portare avanti l’obiettivo di aiutare gli esperti di marketing a diventare più inclusivi”.

Donne in media: i pregiudizi di genere persistono in tutte le principali forme di media. I ruoli maschili sono superiori; 2  su  1 nei primi 100 film per famiglie negli Stati Uniti. Allo stesso modo, i personaggi maschili parlano e appaiono sullo schermo due volte più spesso dei personaggi femminili. E, sfortunatamente, questo non è migliorato negli ultimi dieci anni.

Un risultato storico è stato raggiunto: nei principali programmi TV per bambini analizzati, i personaggi femminili ora appaiono come leader o co leader il 52% delle volte e i personaggi femminili rappresentano il 55% del tempo sullo schermo e il 50% del tempo di conversazione.

Ma la parità di genere rimane lontana in ogni altra forma di media, compresi film, notizie TV, giochi, musica, editoria, critica cinematografica, beni di consumo e pubblicità. La rappresentazione nella pubblicità è particolarmente influente nel plasmare i valori della società, dato il volume di pubblicità a cui siamo esposti ogni giorno: ogni annuncio offre un mondo ipotetico distinto in cui un diverso valore è posto su diversi gruppi di persone, quindi queste immagini hanno un profondo effetto sulle esperienze nel mondo reale.

Potete leggere qui il rapporto completo: Diversity and Inclusivity Report: Gender in YouTube Advertising – Think with Google

 

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Maria Pia Rossignaud
Giornalista curiosa, la divulgazione scientifica è nel suo DNA. Le tecnologie applicate al mondo dei media, e non solo, sono la sua passione. L'innovazione sociale, di pensiero, di metodo e di business il suo campo di ricerca. II presidente Sergio Mattarella la ha insignita dell'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Vice Presidente dell’Osservatorio TuttiMedia, associazione culturale creata nel 1996, unica in Europa perché aziende anche in concorrenza siedono allo stesso tavolo per costruire il futuro con equilibrio e senza prevaricazioni. Direttrice della prima rivista di cultura digitale Media Duemila (fondata nel 1983 da Giovanni Giovannini storico presidente FIEG) anticipa i cambiamenti per aiutare ad evitare i fallimenti, sempre in agguato laddove regna l'ignoranza. Insignita dal presidente Mattarella dell'onorificenza di "Cavaliere al Merito della repubblica Italiana. Fa parte del gruppo di esperti CNU Agcom. E' fra i 25 esperti di digitale scelti dalla Rappresentanza Italiana della Commissione Europea. La sua ultima pubblicazione: Oltre Orwell il gemello digitale anima la discussione culturale sul doppio digitale che dalla macchina passa all'uomo. Già responsabile corsi di formazione del Digital Lab @fieg, partecipa al GTWN (Global Telecom Women's Network) con articoli sulla rivista Mobile Century e sui libri dell'associazione. Per Ars Electronica (uno dei premi più prestigiosi nel campo dell'arte digitale) ha scritto nel catalogo "POSTCITY". Già docente universitaria alla Sapienza e alla LUISS.