Vi invito a leggere il volume di Rai Ufficio Studi, in cui c’è anche un mio contributo: “Trasformazione digitale e intelligenza artificiale. Una mappa delle sfide per i media di Servizio Pubblico”.

Sono  tra i 21 professori universitari che hanno partecipato alla stesura del volume. Il mio approfondimento è legato alla trasformazione digitale e al ruolo del servizio pubblico: “La trasformazione digitale ha già posto la maggior parte delle sue sfide visibili, sconvolgendo le pratiche commerciali, polarizzando l’opinione politica, favorendo il populismo e riformattando profondamente, ma in un modo ancora poco compreso, la condizione mentale ed emotiva delle persone a livello globale. La sfida principale è il modo in cui la digitalizzazione sta prendendo il sopravvento sul linguaggio come mediatore del consenso e minaccia la coesione sociale. Il ruolo fondamentale della televisione pubblica è di addestrare e sostenere la coesione sociale”.

Francesco Giorgino (direttore Rai Ufficio Studi e coautore del libro) parlando del volume ai microfoni di RadioSapienza ha dichiarato: “personalmente mi sono occupato in questo libro del tema dell’innovazione e della trasformazione digitale come esito del processo tipico dell’approccio sociotecnico. La grande scuola economica di Toronto con il suo capostipite Innis, che fu il maestro di McLuhan, aveva intuito già molti anni fa che la tecnologia non si sarebbe limitata ad accompagnare il cambiamento sociale, ma lo avrebbe determinato. L’ipotesi sociotecnica, da cui mi muovo relativamente alla trasformazione digitale dell’IA, è proprio quella del determinismo tecnologico, cioè una tecnologia che non si limita ad accompagnare il cambiamento sociale, ma che lo determina nel suo profondo con implicazione che investono tutti gli ambiti della nostra società. Quindi è da qui che dobbiamo partire perché il digitale non è soltanto un habitat ma è anche un habitus perché ha delle ricadute molto rilevanti dal punto di vista anche antropologico, cioè l’uomo digitale è un uomo diverso dall’uomo analogico, questa è stata la premessa”.

Hanno contribuito anche: Olimpia Affuso, Simone Arcagni, Giovanni Boccia Artieri, Anita Bonetti, Francesco Calimeri, Lorenzo De Stefano, franca garzotto, Francesco Giorgino, Riccardo Guidotti, Giuseppe F. Italiano, Dr. Eleonora Maria Mazzoli, Silvia Milano, Mario Morcellini, Fedelucio Narducci, Teresa Numerico, Antonio Perrucci, Andrea Pin, Walter Quattrociocchi, Dr. Roberto Suárez Candel, Fabiana Zollo.

Uno studio sulle grandi sfide poste dalla trasformazione digitale alla società, ai media e, in particolare, alle aziende di servizio pubblico. La Trasformazione Digitale interviene in modo radicale sui prodotti e sui processi economici, sociali, organizzativi, in atto già dalla seconda metà del Novecento ma oggi in una fase di decisa accelerazione. L’Intelligenza Artificiale ne è, probabilmente, l’elemento più dirompente in termini di pervasività. Come tutte le grandi innovazioni nella storia dell’umanità, essa rappresenta un’opportunità e, al tempo stesso, un rischio. Individuarne caratteristiche e potenzialità consente a un’azienda di servizio pubblico di capire come rivedere il proprio assetto e i propri obiettivi, per migliorare l’efficienza ma anche adempiere nel modo più efficace alla propria mission. Per analizzare questo tema, Rai Ufficio Studi ha coinvolto ventuno studiose e studiosi afferenti ad ambiti disciplinari differenti, le cui competenze, nella maggior parte dei casi frutto della ricerca portata avanti dai principali atenei italiani, hanno creato un solido punto di osservazione e una visione multifocale. Il risultato è la riflessione corale presentata in questo volume, che offre un framework di temi, strumenti di interpretazione e possibili indirizzi strategici.

 

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