Nel mondo della trasparenza, dove l’onnipresenza delle telecamere (analizzata dal punto di vista della quantità di installazioni e nella precisione delle foto, vedi il caso di Boston) fa sì che almeno in America e forse anche nelle grandi città europee, nessuno può fare movimenti fuori e dentro casa senza essere registrato. Per la maggior parte della gente ciò non rappresenta un problema anche perché le informazioni dovrebbero essere segretate e segrete fino al momento della necessità. Questo però è anche un sistema dentro il quale la dimensione democratica è minacciata: esiste un pericolo reale per la democrazia in quanto non avremo mai dai nostri governi una garanzia che le banche dati siano inaccessibili fino al momento di eccezionale drammaticità o pericolo per la comunità.
La possibilità di atti irrazionali in una società di transizione caotica, quella che viviamo, tocca tutti senza eccezioni ma anche questa sorveglianza universale è una delle condizioni di base per la sopravvivenza sociale. La tendenza non si può arrestare, ecco l’ambiguità dei tempi moderni.