L’Università per l’Europa, un’Associazione che riunisce docenti universitari di tutta Italia, accomunati dall’ideale europeista, sollecita la Rai a prestare più attenzione alla Conferenza sul futuro dell’Europa. E la Rai raccoglie l’invito: la presidente, Marinella Soldi s’impegna a “sensibilizzare ulteriormente l’Azienda tutta, perché la Conferenza, le attività collegate e gli strumenti a disposizione del cittadino ricevano la luce che meritano”.
Ecco il testo della lettera mandata da Università per l’Europa, di cui è animatore il professor Francesco Gui, alla presidente Rai – analoga lettera è stata inviata all’amministratore delegato Carlo Fuortes -:
“Il prossimo 9 maggio si concluderà la Conferenza sul futuro dell’Europa, che intende raccogliere idee e proposte dei cittadini europei per rilanciare la riforma delle politiche e il progresso delle istituzioni dell’Ue. A tal fine è stata inserita nel sito della Conferenza una piattaforma multilingue su cui, ormai da mesi, è possibile per ogni cittadino, giovani compresi, registrarsi e partecipare nella propria lingua. Si tratta insomma di una grande occasione offerta a tutti noi europei per interagire attivamente con le istituzioni dell’Unione e assicurare un ruolo da protagonista anche all’opinione pubblica europea. I dati raccolti risulteranno in effetti essenziali per l’esito della Conferenza.
Purtroppo dobbiamo tuttavia constatare che questa lungimirante innovazione non riceve alcun adeguato risalto da parte degli organi di informazione. Anzi, ci conceda di osservare che essa si sta svolgendo nel silenzio dei media, compresi quelli pubblici. Mai un influencer, tanto per dire, che ne parli.
Dato il ruolo fondamentale della comunicazione nella nostra società, tale carenza di diffusione di notizie, di fatto indispensabili per l’attiva partecipazione alla vita pubblica europea, minaccia di far fallire la straordinaria opportunità della Conferenza, aperta al contributo di ognuno di noi.
Alla luce di queste considerazioni, facciamo appello al senso di responsabilità e allo spirito di comprensione che notoriamente contraddistingue la Sua persona e l’Ente che Lei presiede, affinché i cittadini del nostro Paese, grazie al Vostro insostituibile apporto, vengano resi creativamente protagonisti della dimensione europea. Gentile Presidente, l’essere noi tutti cittadini europei esige un impegno condiviso e proattivo per il bene comune”.