I dibattiti televisivi fra i candidati alla presidenza della Commissione europea riportano d’attualità, e con maggiore forza che nel recente passato, il tema dell’esigenza d’un servizio pubblico audiovisivo e transmediale a dimensione europea. La questione è stata sottolineata da Giacomo Mazzone, responsabile dei Rapporti istituzionali all’Eurovisione, intervenendo a un dibattito sulle elezioni europee nei media italiani.
L’incontro, svoltosi ieri, è stato organizzato da Infocivica e Cime, in partnership con EurActiv.it, presso la sede a Roma del Comitato italiano del Movimento europeo.
eurovision debateTre i dibattiti televisivi principali di questa campagna europea: uno a Maastricht, il 28 aprile, curato da EuroNews -Gardenia Trezzini, capo-redattore, in collegamento da Lione, ne ha raccontato l’impegno e l’impatto-; uno a Firenze, il 9 maggio, curato da RaiNews, in coincidenza con la Festa dell’Europa; e uno a Bruxelles, domani giovedì 15 maggio, curato dall’Eurovisione. EurActiv.com è l’unico media partner di tutti e tre gli eventi.
Il dibattito di domani sarà l’unico che avrà come protagonisti tutti i candidati. A Maastricht e Firenze, infatti, c’erano i ‘campioni’ del Ppe Jean-Claude Juncker, del Pse Martin Schulz, dei liberali Guy Verhofstadt e dei Verdi –rispettivamente Ska Keller e José Bové-. Mancava sempre, si dice per questioni linguistiche, Alexis Tsipras, greco, leader di Syriza, candidato della Sinistra unita euro-critica.
La campagna per la presidenza della Commissione europea, abbinata alle elezioni europee, costituisce una novità, nel panorama istituzionale europea. Anche se siamo ancora lontani anni luce, nella meticolosità dell’organizzazione e nell’ampiezza dell’impatto di questi dibattiti presidenziali, dalla precisione e dall’eco degli analoghi dibattiti negli Stati Uniti, spesso determinanti per l’esito delle elezioni.
Si tratta, tuttavia, di un primo passo, che apre prospettive stimolanti di partecipazione e coinvolgimento delle opinioni pubbliche europee. E che può, quindi, indurre a riprendere il discorso sul servizio pubblico europeo, intorno al quale Infocivica ha costruito un percorso di ricerca e d’approfondimento che, in autunno, durante la presidenza di turno italiana del Consiglio dell’Ue, potrebbe sfociare in una proposta.
Dei tre dibattiti presidenziali 2014, quello di domani è destinato ad avere l’audience maggiore: sarà infatti diffuso in 25 Paesi, da 18 televisioni, 11 canali di webstreaming –fra cui EurActiv.com- , quattro radio. A moderarlo, sarà l’italiana Monica Maggioni, direttore di RaiNews, insieme a un giornalista irlandese; britannica la regia, della Bbc.
E che l’interesse per il confronto fra i candidati possa essere ‘contagioso’ lo dimostra anche il fatto che le maggiori tv tedesca e austriaca hanno diffuso un dibattito, in tedesco, fra i candidati dei due maggiori partiti europei, Juncker e Schulz; e che, nell’evento televisivo di chiusura della campagna francese, giovedì 22, Schulz sarà la voce socialista, al posto del segretario del Ps.
Introdotto dal vice-presidente di Infocivica Pasquale De Seriis, l’incontro di martedì ha visto la partecipazione, fra gli altri, del presidente del Cime PierVirgilio Dastoli e di Anguel Beremliyski, della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, oltre che di giornalisti e di persone interessate, anche in modo fortemente critico, all’integrazione europea. S’è discusso, in particolare, della copertura finora data dai media italiani -e non solo- della campagna elettorale, che, partita ‘europea’, s’è poi rapidamente distribuita lungo percorsi nazionali, e dell’impatto, oltre che delle ragioni, della crescita dell’euro-scetticismo.

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Giampiero Gramaglia
Giornalista, collabora con vari media (periodici, quotidiani, siti, radio, tv), dopo avere lavorato per trent'anni all'ANSA, di cui è stato direttore dal 2006 al 2009. Dirige i corsi e le testate della scuola di giornalismo di Urbino e tiene corsi di giornalismo alla Sapienza.