Questa settimana segnaliamo il libro di Antonio Ruggieri : “Un futuro digitale: confronto fra Carlo Freccero e Derrick de Kerckhove”.
Sul digitale, sulla rete e sulla prospettiva che essa evoca, Freccero e de Kerckhove hanno posizioni differenti per formazione e per studio.
Banalmente, stolidamente, può sembrare che Freccero sia pessimista nei confronti del web, ormai sterminato terreno di caccia per il marketing globalizzato, mentre de Kerckhove sia ottimista, in attesa auspiciosa delle innovazioni rutilanti, frutto dell’ “Intelligenza Connettiva”.
Non è affatto così. (…)
Freccero e de Kerckhove, partendo da territori culturali differenti, difficilmente comunicanti ma solo per impostazione, arrivano a una comprensione profonda e vicendevole, e soprattutto, inopinatamente, a una condivisione culturale, civile, in qualche modo politica, di quello che c’è da fare, improntato ad un “ottimismo della volontà” neo-gramsciano, affatto fuori luogo.