L’età media della popolazione è in continua crescita in tutto il mondo e l’invecchiamento di quest’ultima produce pesanti conseguenze dal punto di vista socio-economico. La mancanza di autonomia e la tendenza degli anziani a isolarsi, soprattutto se costretti a rimanere a casa per periodi medio/lunghi come durante i periodi di convalescenza a seguito di malattie e/o traumi o a causa di disabilità, richiedono soluzioni innovative che li aiutino a rimanere in contatto con il mondo esterno e con le persone che erano abituate a frequentare. In questo scenario le tecnologie dell’informazione e della comunicazione possono svolgere un ruolo decisivo, almeno per mitigare le conseguenze dell’invecchiamento, supportare gli anziani, mantenerli autonomi e motivarli alla socializzazione attraverso un uso semplice e coinvolgente di servizi online e di facili ausili alla comunicazione.

Il progetto EasyReach nasce proprio con l’obiettivo di proporre una soluzione innovativa e sostenibile per permettere alla popolazione anziana e non scolarizzata, la cosiddetta popolazione pre-digital-divide, di partecipare ai benefici della interazione basata su reti sociali. La soluzione proposta da EasyReach consiste proprio nel ridurre l’isolamento utilizzando la tecnologia, creando una serie di servizi attraverso la combinazione di varie tecniche allo stato dell’arte che cooperano al fine di realizzare un accesso personalizzato a una piattaforma che ricorda le reti sociali.

Il progetto sta realizzando un servizio basato sulla televisione di casa accessoriata con un telecomando di nuova concezione che sfrutta il riconoscimento di gesti e una infrastruttura software per condividere informazione e fornire stimoli agli utenti, supportando molti tipi di interazione sociale tra utenti.

L’hardware è molto semplice: un dispositivo del tutto simile a un piccolo telecomando TV, ma capace di catturare gesti e movimenti dell’utente e di fare fotografie digitali.

Le interazioni sociali saranno gestite dal software (un “agente”) che risiederà localmente nel set-top-box (migliorando la scalabilità e la privacy); questo software analizzerà tutte le interazioni e i comandi dell’utente. L’agente locale potrà entrare in comunicazione con altri agenti locali su richiesta del proprio utilizzatore oppure in modo autonomo per ampliare e migliorare la qualità delle sue interazioni sociali.

La scelta di utilizzare la televisione come mezzo di interazione è stata guidata dalla volontà di minimizzare i cambiamenti di abitudine delle persone coinvolte.

EasyReach si è focalizzato sin dall’inizio su alcuni obiettivi specifici:

  • Mantenere gli anziani socialmente attivi, aumentando il numero e la qualità dei contatti con il mondo esterno.
  • Recuperare le esperienze che andrebbero perse invece di essere trasferite ai giovani.
  • Aiutare l’utente nell’organizzazione delle proprie attività.
  • Mantenere le relazioni sociali acquisite durante la propria esistenza.

Uno dei punti di forza nella progettazione del sistema è stata la realizzazione del pilot. Al fine di individuare i candidati alla sperimentazione la Fondazione Ugo Bordoni ha stretto un accordo di collaborazione con la Federazione Nazionale Pensionati del Lazio che gli ha permesso di entrare in contatto con due dei centri anziani più grandi della capitale.

L’utente del pilot che si è tentato di individuare doveva rispondere a ben determinate caratteristiche:

età compresa tra i 65 e gli 80 anni, titolo di studio basso, assenza di conoscenza nell’uso di internet. Le persone scelte in questo modo sono risultate più di 20. Le prime dieci prenderanno parte attiva alla sperimentazione, mentre le altre dieci costituiranno la riserva che entrerà in azione qualora uno o più degli utenti ufficiali dovesse essere sostituito. Saranno coinvolti tre centri anziani: due a Roma e uno a Milano. In Germania, a Potsdam (vicino a Berlino), parteciperà una casa di riposo. Il pilot prevede di assegnare dei compiti specifici agli utenti così da verificare la loro confidenza con il sistema e la facilità di utilizzo. Gli utenti saranno costantemente monitorati attraverso l’analisi dei file di log, la somministrazione di questionari, la realizzazione di interviste e attraverso dei “super utenti” del sistema EasyReach dietro cui si alterneranno esperti della Fondazione Ugo Bordoni.

I dati costantemente raccolti durante i tre mesi di sperimentazione permetteranno di capire quanto il sistema sia in grado di rompere l’isolamento degli utenti anziani e migliorarne le condizioni di vita.

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