Angela Geraci, giornalista del Corriere della Sera segnala il dibattito che è esploso in tutta la Corea del Sud intorno alle due state (nella foto) collocate nel Korea Botanic Garden a Pyeongchang. L’articolo è interessante ed voluto riproporlo perché, l’opera dal titolo “Espiazione eterna” è dedicata al problema delle delle “donne da conforto” (sudcoreane schiave di sesso a disposizione dell’esercito giapponese) fa parlare di se non per la storia che rappresenta ma perché i giapponesi si non offesi in quanto l’uomo sembra rassomigliare troppo al loro premier Abe. Il direttore del giardino botanico Kim Chang-ryeol al Japan time ha detto: “La statua maschile rappresenta qualsiasi uomo che debba scusarsi con una ragazza, potrebbe essere un padre o chiunque altro”.
Ebbene mi piacerebbe averne anche in Italia…