“Come creare una rivoluzione senza leader e ottenere un cambiamento politico duraturo” è il titolo dell’articolo che ho scelto per voi da “The Guardian” perché è la tecnologia che sostiene il successo dei Gilet gialli in Francia di Occupy, la primavera araba e # MeToo sono per citare alcuni esempi recenti di nuova politica. Il giornalista invita a riflettere sul fatto che i movimenti senza leader si stanno diffondendo, e pertanto dobbiamo capire da dove nascono, se le azioni sono legittime ed anche cosa serve per iniziarne uno e fa un’analisi di cosa funziona e cosa no. L’ho scelto per voi perché in questa nuova ondata di movimenti la tecnologia è protagonista. “La primavera araba è iniziata con l’auto-immolazione di un giovane disperato in Tunisia – scrive Carne Kross – la rivolta si diffuse rapidamente in tutta la regione, proprio come le proteste hanno proliferato in Francia. In sistemi complessi altamente connessi, come ad esempio il mondo di oggi, l’azione di un singolo agente può improvvisamente innescare ciò che i teorici della complessità chiamano un “cambiamento di fase” in tutto il sistema.
Non possiamo prevedere quale agente o quale evento potrebbe dare il via al prossimo trigger. Ma sappiamo già che le molteplici connessioni del nostro mondo offrono un’opportunità senza precedenti per l’ascesa e la diffusione di movimenti senza leader”. Continua a leggere a questo link.