Mary Wollstonecraft  l’ho incontrata (si fa per dire) la prima volta leggendo il suo libro il secolo scorso. Mi ha lasciato diversa, ho cominciato a riflettere  e a lottare contro pregiudizi ed educazione di genere. Le donne che si laureavano negli anni ’80 dovevano fare le professoresse.

A Vindication of the Rights of Woman

Ho ritrovato il suo libro “A Vindication of the Rights of Woman” in questi giorni mettendo ordine nella mia libreria, l’ho messo sul comodino per rileggerlo ora che lavoro al progetto Donna è Innovazione. La storia della statua, che rappresenta la scrittrice nuda per ricordarla e le polemiche in corso, mi hanno colpita anche perché con i soci dell’Osservatorio TuttiMedia abbiamo più volte riflettuto sulla necessità di sostenere il posizionamento di statue di donne, più o meno, famose in ogni piccolo e grande comune d’Italia.

Le donne nella storia

Le donne che hanno fatto la differenza nella nostra storia esistono, Mary Wollstonecraft è una. E’ una delle prime perché parliamo del 1792 ( data di pubblicazione del suo libro). E’ andata a Parigi per capire con i suoi occhi cosa succedeva con la rivoluzione francese. Ha testimoniato che devi chiedere per ottenere, eppure perlopiù viene ricordata per essere la mamma di Mary Shelley, autrice di Frankenstein.

La polemica sulla scelta di ricordarla nell’anniversario con una statua che la rappresenta nuda sta facendo il giro del mondo. The Guardian l’ha proposta per primo, il Corriere della Sera l’ha riportata.

La scultrice che ha prodotto la statua è una donna: Maggi Hambling che sulle pagine del Corriere della Sera dice che i vestiti definiscono le persone e da qui la scelta di evitarli.  direi che la nudità definisce il genere! Non entro nel merito della polemica generale che verte sul fatto che gli uomini sono ricordati quasi sempre a cavallo, con uniformi e quindi vestiti. Nessuno però ha parlato del Davide di Michelangelo.

In ogni caso nuda o vestita Mary Wollstonecraft ricorda a tutte che si può chiedere e ottenere. Unisce tutte coloro che hanno fatto e fanno la differenza: l’orgoglio di appartenere al gruppo rimane… ecco perché noi continuiamo a raccogliere storie nel canale Donne è Innovazione con il gruppo di allievi dello IAA, Italy Chapter.

 

 

Mary Wollstonecraft
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Maria Pia Rossignaud
Giornalista curiosa, la divulgazione scientifica è nel suo DNA. Le tecnologie applicate al mondo dei media, e non solo, sono la sua passione. L'innovazione sociale, di pensiero, di metodo e di business il suo campo di ricerca. II presidente Sergio Mattarella la ha insignita dell'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Vice Presidente dell’Osservatorio TuttiMedia, associazione culturale creata nel 1996, unica in Europa perché aziende anche in concorrenza siedono allo stesso tavolo per costruire il futuro con equilibrio e senza prevaricazioni. Direttrice della prima rivista di cultura digitale Media Duemila (fondata nel 1983 da Giovanni Giovannini storico presidente FIEG) anticipa i cambiamenti per aiutare ad evitare i fallimenti, sempre in agguato laddove regna l'ignoranza. Insignita dal presidente Mattarella dell'onorificenza di "Cavaliere al Merito della repubblica Italiana. Fa parte del gruppo di esperti CNU Agcom. E' fra i 25 esperti di digitale scelti dalla Rappresentanza Italiana della Commissione Europea. La sua ultima pubblicazione: Oltre Orwell il gemello digitale anima la discussione culturale sul doppio digitale che dalla macchina passa all'uomo. Già responsabile corsi di formazione del Digital Lab @fieg, partecipa al GTWN (Global Telecom Women's Network) con articoli sulla rivista Mobile Century e sui libri dell'associazione. Per Ars Electronica (uno dei premi più prestigiosi nel campo dell'arte digitale) ha scritto nel catalogo "POSTCITY". Già docente universitaria alla Sapienza e alla LUISS.