L’Università Telematica Internazionale Uninettuno ha organizzato, in occasione del suo 10° anniversario, con l’EADTU (Associazione Europea delle Università a Distanza) la conferenza internazionale: “The Online, Open and Flexible Higher Education – Enhancing European Higher Education: Opportunities and impact of new modes of teaching” che si è chiusa oggi.
Il Ministro dell’istruzione – dell’università e della ricerca Stefania Giannini ha aperto i lavori e ha sottolineato l’importanza di promuovere l’istruzione a distanza in Italia, che ospiterà il G7 i cui punti focali saranno proprio istruzione, sistema scolastico e ricerca. L’Italia – ha ribadito il Ministro – funziona come da ponte fra il Nord e il Sud del Mediterraneo e tutto il sistema politico sente questa grande responsabilità di lavorare per costruire un ottimo contesto per sviluppare ricerca e istruzione nell’area. L’obiettivo primario è fornire alle giovani generazioni strumenti adeguati per un corretto approccio ai valori della cittadinanza globale e il sistema universitario è un utile strumento per favorire il processo di integrazione fra mondi diversi”.
Maria Amata Garito, fondatrice e Rettore dell’Univeristà Uninettuno ha illustrato quanto i nuovi modelli accademici siano una risposta concreta ai bisogni del cittadino del XXI secolo ed anche la loro utilità per affrontare la crisi dei migranti e dei rifugiati con proposte formative che favoriscano la loro integrazione nei Paesi ospitanti. Ed ha inoltre annunciato un elemento di novità:la partnership con La Pontificia Università Antonianum, simbolo di fratellanza fra popoli e culture diverse per unire strade comuni da intraprendere.
“Ora più che mai i giovani devono trovare un nuovo ruolo, una nuova funzione nel mondo urbano. Fondamentale è costruire un modello di formazione per una cittadinanza globale perché tutti gli uomini appartengono ad un unico genere umano – ha affermato la Garito -.
Il Web è il più grande spazio pubblico che l’umanità abbia mai avuto a disposizione, nuova piazza della società dove gli uomini comunicano. Nelle piazze globali di Internet le università non possono più essere chiuse nel contesto locale e nazionale ma devono aprirsi a quello globale e l’Uninettono che rappresento si pone questo obiettivo fin dalla nascita – conclude la fondatrice -.
La Conferenza internazionale che si è svolta a Roma dal 19 ottobre a oggi 21 ottobre è un evento unico al quale hanno partecipato più di 550 tra rappresentanti istituzionali, delegati, rettori, docenti e ricercatori provenienti da diversi Paesi del mondo: Stati Uniti, Canada, ALrgentina, Sud Africa, India, Libano, Emirati Arabi, Marocco, Russia, Giappone e i Paesi europei. Inoltre i ricercatori e i numerosi esperti hanno presentato i risultati delle loro ricerche nel settore delle tecnologie digitali applicate alla formazione. Proposte e resoconti prodotti durante i giorni della Conferenza sono contenuti nella “Dichiarazione di Roma”, presentata oggi.
In occasione della Conferenza è stato presentato il portale “UNIVERSITÀ PER I RIFUGIATI. ISTRUZIONE SENZA CONFINI” (www.istruzionesenzaconfini.it): si tratta del primo portale telematico al mondo (in inglese, francese, italiano e arabo) che consente ai migranti e ai rifugiati il riconoscimento dei titoli di studio e delle competenze acquisiti nel Paese d’origine e l’iscrizione a uno dei 25 corsi di laurea dell’Università Uninettuno; la fruizione gratuita di corsi di lingua italiana e di lingua araba; l’accesso alle cure sanitarie mediante un sistema fondato sulla telemedicina.
Uninettuno ha, inoltre, messo a disposizione 50 borse di studio per studenti con status di titolari di protezione internazionale. I 50 beneficiari potranno iscriversi gratuitamente a uno dei corsi di laurea Uninettuno e ottenere così un titolo di studio internazionale. L’obiettivo è quello di incentivare e sostenere il percorso accademico degli immigrati con status di rifugiati e concorrere al loro inserimento professionale nel Paese d’accoglienza. Grazie a questa iniziativa e alla forza della rete, diversi rifugiati siriani che vivono in Libano e in Germania sono già studenti Uninettuno.
“Solo collaborando in maniera costruttiva con le università dei diversi Paesi del mondo, in particolar modo con i Paesi del mondo arabo e dell’Africa subsahariana – afferma il Rettore di Uninettuno, Maria Amata Garito – e mettendo a confronto le nostre storie e le nostre culture, possiamo costruire un futuro di pace. Dare l’opportunità a immigrati e rifugiati di acquisire un titolo di studio significa restituire loro dignità e dar loro il coraggio per andare avanti, con fiducia nell’umanità e con la speranza di costruirsi un futuro migliore”.
UNINETTUNO COMPIE 10 ANNI
Il racconto di un modello tutto italiano che ha rivoluzionato a livello globale il modo di creare e diffondere Sapere. Dieci anni, una sola missione: mettere le nuove tecnologie al servizio della conoscenza, per garantire a tutti l’accesso a una formazione inclusiva e di qualità, concretizzando un’istruzione globale al di là dei confini geografici, culturali, religiosi, sociali e linguistici.
Creare una cittadinanza globale e democratizzare l’accesso a un Sapere di qualità è da sempre l’obiettivo dell’Università Telematica Internazionale Uninettuno (www.uninettunouniversity.net), l’unico ateneo telematico al mondo a erogare corsi accademici in 5 lingue (italiano, inglese, francese, arabo e greco) grazie alla collaborazione con le università e i docenti di diversi Paesi che, nelle rispettive lingue, comunicano il Sapere ai 15.000 studenti provenienti da oltre 156 Paesi del mondo che sono iscritti all’Università Telematica Internazionale Uninettuno. Uninettuno è stata, inoltre, la prima Università Telematica Italiana ad avere condiviso i curricula con diversi atenei dell’area Euro-Mediterranea e del Medio Oriente e ad aver riconosciuto il titolo di studio in Italia, Europa e in molti Paesi del mondo Arabo.