Intervento di Antonio Parenti (Capo Rappresentanza Commissione Europea in Italia) al corso di formazione dal titolo: “Da Internet all’Intelligenza Artificiale Generativa: giornali e giornalisti alla sfida della creatività” organizzato dall’Osservatorio TuttiMedia in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti.
“L’intelligenza artificiale avrà un impatto su tutte le attività che svolgiamo e già in passato l’uso della robotica ha avuto un effetto sulle professioni svolte intellettualmente.
Il giornalismo è una professione che aiuta a formare le coscienze in modo analogo e superiore a quello che può fare anche la scuola. Per questo si pone il problema, non indifferente, del controllo di quello che viene scritto e pubblicato con l’IA.
Il problema dell’IA, infatti, non è nel mezzo ma nella finalità con la quale viene utilizzata. È facile creare un articolo pseudo giornalistico con l’IA e porlo su una qualsiasi piattaforma, facendo in modo che poi giri velocemente rafforzando e manipolando opinioni. Questo tema per l’Unione europea è di enorme importanza e desta anche preoccupazione, soprattutto con l’avvento delle fake news che noi cerchiamo di controllare. È facile smontare la fake news grossolana, che esce da un esponente politico o da un sito di tendenza, ma non è lo stesso per un articolo scritto dall’intelligenza artificiale, che ha più di un fondo di verità.
Da qui proviene l’importanza dell’editore, del giornalista perché il giornalismo dovrà controllare quello che viene scritto basandosi sull’uso dell’IA ed essere capace di smontare e criticare gli articoli che fanno riferimento a fonti che sembrano autorevoli e veritiere, ma non lo sono.
È un futuro complicato per la professione, sul filo del rasoio tra la critica legittima e necessaria in un sistema democratico e lo smontare le falsità costruite più o meno ad arte.
E l’Unione europea vuole sostenere la corretta informazione con diversi provvedimenti legislativi. Tutto quello che vale nella realtà deve valere anche nel digitale.
La Commissione europea continuerà nella sua opera di monitoraggio di quelle che possono essere le evoluzioni di questo sistema in un dibattito pubblico che vede un ruolo attivo del Parlamento europeo. Tutto ciò seguendo il principio fondamentale della tutela della persona, senza mai pensare di soffocare il dibattito. La professione giornalistica avrà un importantissimo ruolo da svolgere. E l’IA potrà sì modificare qualche tipo di lavoro, ma richiede sempre di più un controllo umano sulla finalità e contenuti”.