Francesco Beltrame

Grande Ufficiale al merito della Repubblica Italiana è l’onorificenza assegnata a Francesco Beltrame. Amico di Media Duemila e dell’Osservatorio TuttiMedia (ha promosso nel 2004 un convegno su “La grande Mutazione continua: l’avanzata del Supercomputer”) è l’uomo della cultura dell’innovazione. Ecco perché ho scelto lui per inaugurare un filone di inchieste dedicate a Cultura e Tecnologia. Lo scopo è abbattere il gap, la velocità che allontana questi due mondi. Da dove partire?

“La tecnologia deve supportare non necessariamente sostituire – afferma Francesco Beltrame – Noi oggi abbiamo bisogno di una visione poliedrica che non sottovaluti la complessità della questione culturale italiana. All’estero il nostro è un Paese che fa sognare, arte, cultura. Abbiamo i nostri punti di forza imprigionati in carenze strutturali ed evidenti del sistema. Manchiamo di cultura economico finanziaria, la creatività insita nella nostra storia è legata al concetto di intelligenza di lettura. Faccio un esempio: il bambino che apprende la lettura, legge da sinistra a destra, da una parola all’altra. Fra una parola e l’altra c’è sempre un intervallo che è indispensabile all’apprendimento. Le pagine web si presentano come un insieme di segni, e non inducono alla lettura lineare.

Formare educatori è fondamentale nella trasmissione del sapere. Gli insegnarti sono determinanti, L’internet nel futuro avrà conseguenze sui nostri neuroni, ti sommerge se non lo sai affrontare ed allora oggi più che mai devi essere preparato. Non vedo differenze rispetto a qualsiasi altra materia, come la storia delle Religioni o della Ferrovia. Bisogna conoscere, essere preparati. Abbiamo bisogno di una scala di valori che tenga conto dei nuovi punti di riferimento: non possiamo essere semplici osservatori di decadenza, dobbiamo operarci per creare. Gli insegnanti come i sacerdoti. Di uomini che hanno creato, l’Italia ne ha avuti. Penso ad Adriano Olivetti, che aveva capito San Benedetto e la sua regola ‘ora et labora’, concetti essenziali per riproporre una crescita a misura dell’Italia”.

Il 24 ottobre la V edizione del premio Nostalgia Di Futuro, sarà un nuovo e sempre più utile momento di approfondimento, cercheremo insieme di unire indissolubilmente Cultura e Tecnologia.

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Maria Pia Rossignaud
Giornalista curiosa, la divulgazione scientifica è nel suo DNA. Le tecnologie applicate al mondo dei media, e non solo, sono la sua passione. L'innovazione sociale, di pensiero, di metodo e di business il suo campo di ricerca. II presidente Sergio Mattarella la ha insignita dell'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Vice Presidente dell’Osservatorio TuttiMedia, associazione culturale creata nel 1996, unica in Europa perché aziende anche in concorrenza siedono allo stesso tavolo per costruire il futuro con equilibrio e senza prevaricazioni. Direttrice della prima rivista di cultura digitale Media Duemila (fondata nel 1983 da Giovanni Giovannini storico presidente FIEG) anticipa i cambiamenti per aiutare ad evitare i fallimenti, sempre in agguato laddove regna l'ignoranza. Insignita dal presidente Mattarella dell'onorificenza di "Cavaliere al Merito della repubblica Italiana. Fa parte del gruppo di esperti CNU Agcom. E' fra i 25 esperti di digitale scelti dalla Rappresentanza Italiana della Commissione Europea. La sua ultima pubblicazione: Oltre Orwell il gemello digitale anima la discussione culturale sul doppio digitale che dalla macchina passa all'uomo. Già responsabile corsi di formazione del Digital Lab @fieg, partecipa al GTWN (Global Telecom Women's Network) con articoli sulla rivista Mobile Century e sui libri dell'associazione. Per Ars Electronica (uno dei premi più prestigiosi nel campo dell'arte digitale) ha scritto nel catalogo "POSTCITY". Già docente universitaria alla Sapienza e alla LUISS.