A Castelsardo con Michele Mezza abbiamo parlato del futuro digitale del Mediterraneo. Un’occasione che ha riunito esperti a confronto con la gente comune che ancora si spaventa quando sente parlare di rivoluzione digitale. Una rivoluzione che oggi si sposa indissolubilmente con il racconto del territorio. Come si coniuga la cornice naturale di un piccolo o grande centro urbano con il frame degli strumenti digitali? “Un tempo esisteva LA TELEVISIONE – spiega Mezza – qui basta installare una webcam su questo splendido castello ed inviare l’immagine di un tramonto a tutto il mondo in tempo reale”. La connettività permanente diventa determinante per la promozione. E’ Eutelsat a rappresentare la tecnologia che permette ubiquità ad angoli di paradiso che all’Italia non mancano. “Connettività ed ubiquità – spiega Renato Farina, Ad di Eutelsat – sono elementi che non possono più prescindere dall’essere moderno – La Rete attraverso il satellite è il modo migliore per sconfiggere il Digital Divide. Il nostro segnale può arrivare dovunque”.
“Il satellite – riprende Derrick – è il punto di partenza del mio libro la Pelle della Cultura, perché lo paragono ad una pelle planetaria di sensori e di sistemi di comunicazione come la pelle del corpo umano. Il satellite è dunque la pelle aumentata”.
Tre giorni di cultura digitale in cui si è parlato anche del nuovo Appzine, direttore editoriale Giampiero Gramaglia, un giornale che si autosostiene attraverso crowd funding (Indro), consiglio a tutti di curiosare fra le sue pagine web.