oblio
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Cancellare la propria identità da Internet è difficile, sopratutto dopo essersi iscritti a social network, forum e mailing list. Le aziende online conservano dati e informazioni degli utenti, alcune solo i meta dati, in altre parole ciò che serve per identificare la posizione da cui si naviga e gli interessi estrapolati attraverso le ricerche effettuate, altre aziende invece conservano anche i contenuti postati online e condivisi con la cerchia di amici a cui si è connessi, come le foto, i testi e i video. La maggior parte dei servizi in rete, infatti, dà la possibilità di eliminare il proprio profilo e con esso i contenuti caricati ma allo stesso tempo questi servizi tendono a voler conservare tali dati concedendo agli utenti la possibilità di disconnettersi dalla piattaforma e non eliminarsi definitivamente. Come se volessero congelare le informazioni acquisite e fornirle in ogni momento che l’utente lo richiede, anche dopo diversi anni.

Inevitabilmente questi contenuti restano online e con essi anche le tracce di chi li ha pubblicati. Questa sottile differenza tra l’eliminazione e il congelamento dei dati e delle informazioni dà voce al dibattito sul diritto all’oblio, alla possibilità cioè di ognuno di essere protetto dalla legge con la definitiva cancellazione dei contenuti online che possono ledere alla reputazione del soggetto in esame. Dibattito che si differenzia tra l’Europa e gli Usa, infatti, la lunga tradizione europea di dare priorità alle persone oltre giornali, fotografi e, più di recente le aziende hi-tech, ha dato vita a leggi sulla privacy con un rispetto più radicato per gli individui, diversamente da quanto accade in America in cui è favorita, rispetto anche ai singoli soggetti, la libertà di parola e di informazione.

Derrick de Kerkchove e Maria Pia Rossignaud organizzeranno l’8 ottobre alle 15:00 il primo Atelier su diritto all’oblio alla LUISS. Sarà nell’ambito del corso del prof. Michele Sorice. Un utile momento per trasferire informazioni botton up. Altra occasione per discuterne sarà durante la giornata dedicata al Premio Nostalgia di Futuro in ricordo di Giovanni Giovannini, il 24 ottobre in FIEG.

Essere connessi online, dunque, comporta anche un’esposizione che a volte può essere indesiderata altre volte invece consapevole, come riportato dalla ricerca del Pew Internet Research seconda la quale il 66% degli utenti intervistati sa che una propria foto è disponibile online, del 50% di essi è disponibile la data di nascita e meno della metà ha l’indirizzo email pubblico. Tra gli altri contenuti per oltre il 20% degli intervistati sono reperibili online video, posizione lavorativa, numero di cellulare ed anche il partito per cui si simpatizza. Disfarsi di queste e di altre informazioni, può diventare in alcuni casi una necessità, soprattutto quando si tratta di diffamazione o, come può succedere per gli studenti americani, per essere accettati nei college. In California a riguardo è stata pensata una legge, probabilmente in vigore dal prossimo ottobre, che proteggerà i minori con il diritto di poter cancellare le indiscrezioni sul loro conto e i contenuti che possono influire sull’istruzione futura.

Proteggersi online diventa fondamentale per coloro i quali pensano che la propria attività in Internet possa influire sulla vita offline, attraverso molte tecniche gli utenti proteggono i propri dati e informazioni. Dalla ricerca del Pew Internet Research si evince che il 66% lo fa attraverso l’eliminazione di cookies e cronologia, poco meno della metà degli intervistati cancellando o modificando contenuti del passato, mentre soltanto il 13% protegge la reputazione fornendo dati personali inesatti. Se, dunque, non si è stati diffamati e si vuole semplicemente cancellare quanto pubblicato online non è necessario rivolgersi alle autorità e procedere per via legali ma è possibile richiedere l’eliminazione definitiva e un aiuto utile viene proprio dalla Rete grazie al sito Justdelete.me, con questo servizio è possibile scoprire la modalità esatta per cancellarsi attraverso una mini guida per i servizi online più popolari.

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