Riportiamo l’intervista a Valeria Fedeli, Ministro dell’Istruzione, uscita sul numero speciale di Media Duemila dedicato al premio Nostalgia di Futuro 2016, appuntamento dedicato a quale passato nel nostro futuro? che l’ha vista fra i protagonisti.
“L’ossimoro Nostalgia di Futuro mi affascina perché impone una riflessione sull’oggi, sulle connessioni indispensabili alla progettazione di un ambiente armonicamente organizzato. Futuro è una parola positiva, è il tempo in cui tutti saremo, ma è anche la prospettiva di sviluppo che dobbiamo governare.
Non possiamo pensare al futuro, a come renderlo migliore, senza lavorare nel presente e conoscere il passato. Il collegamento fra ieri e oggi è indispensabile per definire valori, identità e spazi di cambiamento.
Ho spesso detto, in questo senso, che il futuro è di tutti, ma è uno solo. Ecco perché sono convinta che occorre sapere chi siamo, cosa facciamo, quale responsabilità ciascuno di noi è tenuto a far vivere nell’esercizio della propria funzione: che sia istituzionale o politica, di impresa, di informazione, di semplice cittadinanza.
Una consapevolezza, prima individuale e poi condivisa come comunità, che serve anche a condividere una visione complessiva della bellezza, della qualità e delle eccellenze italiane. A trasformarle in fattori di crescita felice e nel fondamento di un nuovo grande progetto di educazione civica e sociale, che insegni il rispetto degli altri, della comunità, dell’ambiente in cui viviamo.”
“Creare connessioni pertinenti è indispensabile alla costruzione del nostro futuro.
L’armonia a mio parere nasce infatti dall’unione fra persone, luoghi, istituzioni. Restaurare un monumento senza coinvolgere la comunità locale, ad esempio, crea barriere. Come è limitante creare un insediamento produttivo che non si preoccupi anche del territorio circostante.
Connettere è la parola chiave: l’interazione permette di superare le barriere culturali, sociali e di educazione e, in questo senso, di contribuire alla Felicità Urbana”.
“Nostalgia di Futuro e Felicità Urbana sono concetti connessi e stimolanti perché aiutano a riflettere sulla necessità di ricucire, risintonizzare passato e presente, con la consapevolezza che l’esperienza serve anche per l’agenda della politica, che deve includere tra le priorità decisive la tutela e valorizzazione del bello (la cultura, la qualità produttiva, il paesaggio, le tradizioni italiane) e la costruzione del benessere collettivo.
L’Onu ha saputo in questo svolgere un ruolo guida con l’Agenda 2030 e gli obiettivi di sviluppo sostenibile, che ci invitano a vivere la sostenibilità come dimensione non sociale, economica, ambientale. Lo sviluppo sostenibile significa superare diseguaglianze, gap di genere, povertà, barriere di ogni genere. E il benessere sostenibile si realizza al meglio in un contesto che dà valore alla bellezza del vivere, che si lascia ispirare dalla Nostalgia di Futuro per realizzare concreti progetti di Felicità Urbana”.