Dal giorno della nascita della Repubblica Italiana, il 2 giugno 1946, si sono succeduti nel Bel Paese sessantatré governi. Il Governo Renzi, l’ultimo di questa lista temporale, è in carica dal 22 febbraio 2014, giorno del giuramento del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana davanti all’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
In due anni molte cose sono cambiate e, in particolare, è mutata la figura del Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Lo racconta dettagliatamente Wanda Marra, giornalista de “Il Fatto Quotidiano”, in Vendere un’idea- Il consenso e la politica nell’era Renzi. Mettendo in discussione la realtà più visibile e guardandola da una prospettiva meno scontata, fedele al modus operandi del quotidiano di Marco Travaglio, la cronista politica Marra, nel suo primo libro, analizza e mostra come funziona il vortice comunicativo che ruota attorno alla figura del premier.
Per costruire il suo elaborato, l’autrice si è avvalsa di più fonti, come gli episodi visti e vissuti in linea diretta, le interviste a psicoanalisti, stilisti e “guru” dei social media, e infine, lo studio del lavoro degli spin doctor di Obama e Tony Blair.
Matteo Renzi, come spiega la penna del Fatto, è un brand che convoglia in sé diverse discipline al lavoro simultaneamente: pubblicità, spin, comunicazione, moda, psicologia, sceneggiatura, marketing, storytelling e giornalismo.
Renzi, maestro e alunno della sua stessa comunicazione politica, porta avanti contemporaneamente pratica e teoria; conia parole e slogan e riflette sulla modalità di trasmissione. Nel valutare i progressi comunicativi del premier, in primis il rapido miglioramento del suo inglese e le decisioni politiche concordate sui gruppi di WhattsApp, sembra che il detto “Chi non sa, insegna” non funzioni in questo caso. Perchè l’attuale Presidente del Consiglio si domanda – e domanda ai suoi- sullo stato della comunicazione politica italiana durante i suoi interventi nei talk show e nei prestigiosi atenei nazionali e non.
Già dalle prime pagine del libro, si assapora una viva e attenta valutazione di un leader che ha reso la sua immagine pubblica più determinante della politica stessa. Marra, infatti, riprende il discorso del 7 giugno 2015 di Renzi che, dopo le amministrative, lancia con forza il tema: “Compagni e amici, sulla comunicazione come siamo messi? Quale lavoro state facendo su voi stessi? Come prepariamo le comparsate tv? […]”. Dall’analisi degli interventi del premier, Marra evidenzia l’attenzione che lui e il suo staff, guidato dallo spin doctor Filippo Sensi, investe nel personaggio pubblico e, quindi, televisivo.
Sicuramente le dinamiche comunicative di Matteo Renzi sono il fil rouge di questo testo, ma soprattutto l’autrice vuole sottolineare la volontà e l’abilità del premier di bypassare i tradizionali canali comunicativi. Durante la campagna elettorale permanente, i cinguettii di Twitter, i post su Facebook, i messaggi vocali su WhattsApp mirano all’avvicinamento del deluso cittadino alla politica, aggirando totalmente e semplicemente i media.
Questo libro introduce il lettore in una narrazione transmediale pubblica, bagnata di ostentato ottimismo e buonumore, elementi trainanti del programma di governo. E la cronista politica ce lo ricorda riportando le parole di Renzi dette durante la conferenza stampa di fine 2014: “Voglio cambiare l’umore degli italiani”.
Da quando è giunto a Palazzo Chigi, il Presidente del Consiglio si è trasformato da rottamatore a leader rassicurante, evitando di mettere la faccia e di presentarsi a chi potrebbe porre domande poco gradite. La nuova frontiera della comunicazione politica vede un leader impegnato nel dettare l’agenda ai media, per poi controllarla e modificarla nei momenti di maggiore stress o benessere politico e per garantire un consenso costante – se non crescente – dell’opinione pubblica.
I dati e le parole vengono rielaborati tramite slide -o lavagne- per gestire una comunicazione unidirezionale e per suggerire i cambiamenti apportati nel Paese durante i due anni del 63º governo.
La giornalista del Fatto, in queste pagine scorrevoli, accompagna i lettori nel mondo della costruzione del consenso politico con il brand Matteo in continua evoluzione.
Wanda Marra, Vendere un’idea, Marsilio Editori, gennaio 2016, 140 pp., 15.00 euro