Se il mondo è in continua e rapida evoluzione, anche il mercato è costretto a creare nuovi strumenti per comprendere i cambiamenti ed adattarsi. Per questo motivo, tra Stati Uniti, Danimarca e Italia si sta sviluppando la netnografia, cioè l’etnografia applicata ai social network, uno studio approfondito delle dinamiche del web che può dare un risultato importante anche in termini di marketing. Dimmi cosa twitti e ti dirò qual è il prodotto più adatto a te; ma non solo marketing finalizzato alla semplice vendita: i social media diventano una risorsa dove attingere continuamente insight di alto livello sui consumatori.
I consumatori, infatti, condividono tra loro ogni tipo di emozione ed informazione su un’incredibile moltitudine di prodotti, venditori e brand, lasciando sulle piattaforme del web una vastità di questi dati che marketer, ricercatori sociali, imprenditori e manager devono solo analizzare, applicando un metodo rigoroso basato sull’antropologia per trasformare i dati dei social media in insight culturali applicati. Quel metodo prende il nome di netnografia.
“L’etnografia digitale – ha spiegato a Media Duemila Alex Giordano, Direttore Centro Studi Etnografia Digitale – è molto adatta nelle fasi front-end dell’innovazione, e nelle fasi strategiche del marketing e della gestione di un brand. Uno strumento potentissimo che ci dà elementi scientifici da utilizzare per percezione del brand, posizionamento e riposizionamento, studi di segmentazione, sviluppo di nuovi prodotti e innovazione, individuazione dei trend, nuovi servizi per la co-creazione del valore, uso dei social media ed opportunità per l’attivazione di campagne di marketing”.
Uno studio netnografico attento, dettagliato, può rivelare molto su comportamenti, opinioni, gusti, impressioni ed interazioni dei consumatori. Come l’etnografia effettuata di persona, la netnografia permette di avere una finestra sulla realtà dei gruppi di consumatori nella loro vita naturale.
Al momento solo una manciata di aziende utilizzano la netnografia. Anche se è già inserita a livello globale nel mondo accademico delle ricerche di mercato, la stessa nozione di etnografia online è ancora sconosciuta alla maggior parte dei marketer, product manager, ricercatori, specialisti di consumer insight e innovazione dei prodotti. E per l’Italia sarebbe un peccato non utilizzare questi strumenti per quei segmenti di mercato dove il nostro Paese è forte per natura.
Dario Sautto