di CHIARA GUIDA –

E’ partita la fase sperimentale di VIdeofoniamo Italia, il concorso rivolto ai ragazzi che si prefigge di riportare alla ribalta il territorio italiano e le sue bellezze. Una iniziativa promossa per i giovani da Maria Pia Rossignaud, Presidente dell’associazione onlus Amici di Media Duemila e coordinatrice del progetto. Le scuole e gli studenti sono stati infatti i protagonisti della mattinata di presentazione avvenuta il 16 febbraio scorso a Vico Equense. Coinvolti in prima persona e spronati ad appropriarsi del loro territorio attraverso gli strumenti con cui più hanno familiarità (il cellulare, il social network) i ragazzi si sono rivelati attenti ed interessati. Saranno loro infatti i protagonisti di questa prima fase sperimentale del progetto che li vedrà alla ricerca, armati di cellulare, degli angoli paesaggistici e storici più caratteristici del loro territorio, per poter partecipare al concorso lanciato durante l’incontro. Ogni partecipante, infatti, sarà tenuto a realizzare un video con il cellulare di una durata massima di tre minuti, che potrà essere inviato all’indirizzo mediaduemilaonlus@gmail.com entro il 29 aprile 2013. Tutti i giovani interessati possono partecipare, mettendo non solo alla prova le loro capacità creative, ma realizzando anche qualcosa che possa arricchirli e portare alla luce una nuova parte del loro territorio.

“E’ un’opportunità per cominciare a costruire da giovani i ricordi d’infanzia – ha detto l’attore Pino Ammendola, ospite e relatore del convegno – Sarebbe bello chiedere ad un nonno di fare insieme un percorso cittadino ricordando quando loro stessi avevano l’età dei ragazzi coinvolti. Io credo molto nella lezione di Scherazade, il racconto ci salva. Esistiamo per raccontare storie, e questa é l’opportunità giusta per farlo. L’occhio della telecamera può essere così un ponte tra passato e futuro.”

Anche Mariano Anagni, produttore teatrale e presente tra i relatori, ha sottolineato l’importanza del progetto parlando di interazione tra tradizione e innovazione: “Il luogo rappresenta la tradizione, la tecnologia l’innovazione. Sono due binari che viaggiano insieme e che possono realizzare questo progetto. Inoltre tutti hanno un cellulare che può realizzare video, quindi si tratta di uno strumento straordinariamente democratico. Se i ragazzi sono guidati bene dai docenti potrebbero esserci delle belle sorprese.”

L’intervento di Gian Nicola Vessia, Presidente Associnema, ha messo in chiaro molto bene le potenzialità dell’iniziativa, attraverso un semplicissimo esempio: “Un film mette in evidenza anche come un territorio può essere raccontato e fatto conoscere. Grazie a Vacanze Romane e alla Dolce Vita da tutto il mondo vengono ancora in Italia per vedere la Bocca della Verità e la Fontana di Trevi.” Mentre Paolo Lutteri, responsabile marketing internazionale Sipra, ha sottolineato quanto il cinema sia stato fondamentale per incentivare la curiosità dell’uomo per l’ignoto; è successo con il capolavoro di Stanley Kubrick 2001: Odissea nello Spazio, e potrebbe succedere anche con un video realizzato su un territorio che non tutti conoscono, forse nemmeno chi ci abita.

L’ulteriore sfida del progetto VIdeofoniamo Italia è però quella di sfruttare solo il digitale, il cellulare, perché come ha detto Lello Savonardo, professore di Sociologia all’Università Federico II di Napoli, se “nel cinema ci riconosciamo nel sogno di qualcuno, con il digitale oggi possiamo mettere in campo i nostri sogni”.

Articolo precedenteMedia e web salvano Pompei dalla cattiva gestione
Articolo successivoNew New Media, la rivoluzione nel mondo delle comunicazioni