La creazione di INATBA come riconoscimento ufficiale da parte dell’UE del valore potenziale dell’implementazione di blockchain secondo me è una pietra miliare per il cambiamento di attitudine verso questo sistema di trasparenza nelle interazioni di tutti i tipi. Come direttore scientifico di Media Duemila e Osservatorio TuttiMedia accolgo con favore la creazione dell’associazione e sono d’accordo con Roberto Viola che nel suo discorso (Meeting the global blockchain challenge) di presentazione porta all’attenzione punti essenziali. Il potenziale di questa nuova tecnologia è enorme è può smantellare costosi processi transazionali “pieni di scorie burocratiche”. Pongo all’attenzione 5 parametri chiave: interoperabilità, collaborazione pubblico / privato, fiducia, sicurezza e sostenibilità. Ancora una volta, dopo il successo della promozione del GDPR, l’Europa è in prima fila nel guidare l’implementazione dei principali driver della trasformazione digitale in corso. Questa evoluzione epocale, pur affrontando sfide considerevoli, ha già realizzato molte delle sue promesse e preannuncia una trasformazione della civiltà che necessita di un attento accompagnamento che sicuramente l’ Europa farà al meglio e con persone di qualità.
Sono d’accordo con Viola quando dice che la tecnologia blockchain ben si adatta all’Europa per la sua configurazione decentralizzata ed anche perché ci sono già molte interazioni transfrontaliere tra organizzazioni private e pubbliche.
Gli esempi riportati sono quelli dell’Austria che usa la tecnologia blockchain per mettere all’asta obbligazioni governative del valore di miliardi di euro;
l’Estonia che sta integrando la tecnologia blockchain nel suo sistema di voto elettronico digitale per renderlo meno fragile all’attacco degli hacker;
poi c’è la Svezia che la sta sta implementando per il mondo dei notai e le transazioni immobiliari.
L’industria agricola francese utilizzerà la tecnologia blockchain per migliorare le proprie catene di approvvigionamento e garantire l’origine di alimenti di alta qualità.
Berlino è diventata un centro per l’innovazione blockchain – e non è sorprendente vedere così tante start-up tedesche tra i membri fondatori di INATBA. Quindi da parte mia non posso che dire Brava Europa.
Mariya Gabriel, commissario per l’economia e la società digitale ad aprile dell’anno scorso aveva detto: “In futuro, tutti i servizi pubblici useranno la tecnologia blockchain. Blockchain è una grande opportunità per l’Europa e gli Stati membri di ripensare i loro sistemi di informazione, promuovere la fiducia degli utenti e la protezione dei dati personali, contribuire a creare nuove opportunità di business e stabilire nuove aree di leadership, a vantaggio dei cittadini, dei servizi pubblici e delle imprese. Il partenariato lanciato oggi consente agli Stati membri di collaborare con la Commissione europea per trasformare l’enorme potenziale della tecnologia blockchain in servizi migliori per i cittadini”. Spero che tutto questo si avveri al più presto.