Anche Roberto Viola Commissione Europa, Direttore Generale DG Connect al compleanno del Chapter italiano dell’IIC.
Delle velocissime trasformazioni negli ultimi 20 anni ha parlato anche Roberto Viola (Commissione Europa, Direttore Generale DG Connect) che immaginando l’Europa nel 2037 parla del quadro macro economico dell’Italia che registra una ripresa del 2%: “Anche se il mercato del lavoro ha dato segni positivi l’impiego permanente rimane un problema – spiega – il livello degli investimenti è lontano dai picchi del passato e in più l’Italia, nelle ultime relazioni Eurostat, è considerato un paese critico insieme alla Grecia, dato allarmante”.
Poi si sofferma su tre punti fondamentali della globalizzazione e del processo di digitalizzazione: automazione con conseguente trasformazione dei servizi e dell’industria, cambiamenti nel settore dei media e del mercato del lavoro.
“L’intelligenza artificiale e cioè la digitalizzazione di tutti i processi indicata quale quarta rivoluzione industriale assume un aspetto unico per la velocità in cui sta avvenendo – sottolinea – la robotizzazione delle funzioni significa più sicurezza e vantaggi per esempio nella medicina, nel lavoro dove i compiti più difficili sono a carico della macchina. Questo processo crea nuovo valore infatti la tendenza alla delocalizzazione della produzione frena e molte aziende rientrano in patria. Quello di cui abbiamo bisogno è un ambiente che dia stabilità agli investimenti. Con il codice delle comunicazioni elettroniche europee le direttive sono state raggruppate in un unico atto legislativo, un primo passo è stato fatto. Adesso bisogna pensare alla cyber security, una delle questioni più importanti che una azienda si trova ad affrontare ed anche su questo abbiamo l’European cyber security act che introduce il concetto di certificazione dei prodotti”
La criticità per Viola è l’accesso ai capitali perché si tratta di una risorsa scarsa con legami forti tra riforma del mercato digitale, del sistema bancario e finanziario europeo: “La trasformazione dell’industria e dei servizi terrà occupata l’Europa nei prossimi anni – conclude – per questo la tutela della correttezza nelle notizie e difesa dell’individuo sono priorità. E’ necessario continuare a puntare sulla professionalità del mondo dei media. Noi lotteremo perché ci sia una approvazione della riforma del diritto d’autore basata su due grandi novità come il riconoscimento ai giornali di un diritto a sé stante, perché in questo momento il diritto non è detenuto dalla testata e questo crea problemi e procura difficoltà agli editori nel difendere il loro prodotto”.
Leggi gli altri interventie quello di Antonello Giacomelli