Un gruppo di vedette, un muro di persone: tanti occhi in cui entrare per immaginare dolore, gioia preoccupazione, futuro. Eppure l’autore Bruno Pellegrino, artista
ben noto dice:”Dipingo solo visi immaginari. Non mi piace fare ritratti”.
Al Maxxi da ieri (6 settembre) il museo ospita “Personae” la mostra che con 63 sculture bidimensionali in ferro dipinto, 6 grandi maschere in ferro arrugginito e una proiezione multisensoriale, propone volti coloratissimi per una sorta di “caleidoscopico gioco di sguardi”. Sebastiano Maffettone (direttore Ethos Luiss)e Giovanna Melandri presidente della Fondazione Maxxi hanno proposto, agli inviatati presenti all’opening, una riflessione sul futuro dell’uomo in un’epoca di cambiamenti. E in questi sguardi che attirano ci sono storie da immaginare ed anche incubi infatti l’autore di questi ritratti dice che “é ossessionato dai volti”.
E la conversazione sui volti continua con Derrick de Kerckhove nel suo blog.