Il “Manifesto Wister per Vico Equense Comunità Ambasciatrice dello sviluppo digitale” è nato dalla riunione della rete Wister, che si è svolta a Vico Equense, nell’ultimo weekend di febbraio. Il sindaco Migliaccio, intervenuto in apertura della riunione per i saluti istituzionali, ha chiesto alle donne impegnate a promuovere politiche dell’innovazione sensibili alle differenze, a partire da quelle di genere lasciando al paese una testimonianza concreta del loro passaggio.
E’ nato così il Manifesto delle Wister per Vico Equense, un piano d’azione per la comunità e le istituzioni per reinventare il territorio e le pratiche al fine di evitare sprechi e analizzare i bisogni per evitare che la società del benessere sia anche quella delle tragedie invisibili.
Innovare significa proporre best practices per creare nuove catene del valore, sostenere la diffusione degli open data come strumento semplice che permette di creare una mappa del territorio attraverso l’utente. Aprire la conoscenza e l’informazione a tutti, per accrescere la consapevolezza delle proprie capacità e per creare reti di persone. Gli open data sono uno strumento semplice che permette di creare una mappa del territorio attraverso l’utente. Le energie locali in questo modo non vanno sprecate.
Oggi è necessario indirizzare le nuove abilità dei giovani verso lavori tradizionali con prospettive che vengono da nuove competenze legate al mondo digitale: il turismo ne è esempio.
L’Atelier di Intelligenza Connettiva è un metodo che sollecita la partecipazione perché ogni mente è in costante contatto e la comunicazione aperta, fluida e trasparente è esempio di condivisione e partecipazione.
Vico Equense, dicono le Wister, può diventare il simbolo del Rinascimento 3.0 ed essere la sede nazionale degli “Stati generali del Turismo” ogni anno.