Come fa YouTube a sostenere generi e passioni, registi e creatori? A questa domanda risponde Matteo Tarelli (Google-YouTube) nel suo intervento allo YouTube Gala dinner 2024.

Il modello di business YouTube è basato sulle revenue share, cioè la condivisione delle entrate tra creatori e piattaforma. “La piattaforma si impegna a creare lo spazio pubblicitario, a trovare inserzionisti – spiega Tarelli – e al creatore dei contenuti va almeno il 55% dei ricavi”.

E poi parla anche dell’impegno di YouTube  a tutela dei diritti d’autore: “Abbiamo investito molto in IA a tutela degli autori – sottolinea –  e lavoriamo per rendere la piattaforma immune alla violazione del diritto d’autore. Il sistema Content ID permette ai grandi titolari di diritti di rilevare le violazioni ai propri contenuti”.

Il titolare dei diritti, autonomamente, una volta rilevata l’infrazione, può decidere o di bloccare il contenuto o monetizzare al posto dell’utente che ha postato illegalmente. Tarelli precisa che “grazie  a Content ID 9 miliardi di euro sono arrivati ai creatori” e che “YouTube diventa così la casa della nuova creatività italiana”.

Articolo precedenteAICDC e INPS: un primo passo per l’inquadramento previdenziale della Creator Economy
Articolo successivoQuantum Ecology e Willow qubit rivoluzionario di Google
Maria Pia Rossignaud
Giornalista curiosa, la divulgazione scientifica è nel suo DNA. Le tecnologie applicate al mondo dei media, e non solo, sono la sua passione. L'innovazione sociale, di pensiero, di metodo e di business il suo campo di ricerca. II presidente Sergio Mattarella la ha insignita dell'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Vice Presidente dell’Osservatorio TuttiMedia, associazione culturale creata nel 1996, unica in Europa perché aziende anche in concorrenza siedono allo stesso tavolo per costruire il futuro con equilibrio e senza prevaricazioni. Direttrice della prima rivista di cultura digitale Media Duemila (fondata nel 1983 da Giovanni Giovannini storico presidente FIEG) anticipa i cambiamenti per aiutare ad evitare i fallimenti, sempre in agguato laddove regna l'ignoranza. Insignita dal presidente Mattarella dell'onorificenza di "Cavaliere al Merito della repubblica Italiana. Fa parte del gruppo di esperti CNU Agcom. E' fra i 25 esperti di digitale scelti dalla Rappresentanza Italiana della Commissione Europea. La sua ultima pubblicazione: Oltre Orwell il gemello digitale anima la discussione culturale sul doppio digitale che dalla macchina passa all'uomo. Già responsabile corsi di formazione del Digital Lab @fieg, partecipa al GTWN (Global Telecom Women's Network) con articoli sulla rivista Mobile Century e sui libri dell'associazione. Per Ars Electronica (uno dei premi più prestigiosi nel campo dell'arte digitale) ha scritto nel catalogo "POSTCITY". Già docente universitaria alla Sapienza e alla LUISS.